Come cambiano le opinioni degli individui nel tempo? Come si evolvono i giudizi sulla base delle interazioni con gli altri? Come influiscono i fattori esterni? Queste le domande a cui è in grado di rispondere l’algoritmo sviluppato da un team internazionale di ricercatori che vede in campo l’Istituto di elettronica e di ingegneria dell’informazione e delle telecomunicazioni del Cnr (Ieiit-Cnr), la University of California di Santa Barbara (Usa), la Delft University of Technology (Olanda) e la Russian Academy of Sciences.
Il modello matematico è un “analytic” di ultimissima generazione e fa leva sui big data, quelli di Twitter in particolare, per elaborare “teorie evolutive”. “Il modello che abbiamo messo messo a punto analizza i ‘belief systems ossia il modo in cui le opinioni degli individui su un certo argomento possono evolvere nel tempo in modo dinamico, in base alle interazioni con altre persone e all’effetto di fattori esterni, quali opinioni degli individui su argomenti interdipendenti”, spiega Roberto Tempo, dirigente di ricerca dell’Ieiit-Cnr e coautore della pubblicazione su Science in cui viene descritto il funzionamento del sistema.
Obiettivo del progetto – che è stato avviato attraverso una simulazione su una serie di opinioni raccolte negli Usa relativamente alla guerra in Iraq del 2003 – è quello di utilizzare le opinioni pubblicate su Twitter per poter simulare scenari di vario genere. E l’algoritmo in questione è utilizzabile anche per Instagram e presto anche per Snapchat. Non si potranno invece utilizzare i dati di Facebook poiché la piattaforma di Zuckerberg non è abbastanza “open” per consentire analisi da parte di terzi.