In Europa servono competenze digitali, tante, e subito. La Commissione Ue risponde dando il via da oggi alla coalizione per le competenze e le occupazioni digitali, in collaborazione con gli Stati membri, le imprese, le parti sociali, le Ong e gli operatori del settore dell’istruzione.
L’Europa ha carenza di personale dotato di competenze digitali sufficienti per occupare i posti di lavoro vacanti in tutti i settori, con la conseguenza che da qui al 2020 mancheranno fino a 750.000 professionisti qualificati nelle Ict. Al tempo stesso, la disoccupazione fra i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni è pari a circa il 20% nell’Ue. Più di un terzo della forza lavoro e, più in generale, circa il 45% dei cittadini europei possiede solo competenze digitali di base, dice la Commissione.
La Digital Skills and Jobs Coalition avviata oggi è una delle dieci iniziative proposte dalla Commissione nell’ambito dell’agenda per le nuove competenze per l’Europa, presentata nel giugno di quest’anno. Una serie di partner, tra cui oltre 30 organizzazioni e gruppi quali European Digital Sme Alliance, Esri, Sap Ecdl e Google, si impegna a ridurre ulteriormente il deficit in materia di competenze digitali. La Commissione ha invitato altre parti interessate a partecipare alla coalizione e ad aderire alla sua carta.
L’impegno di tutti i membri della coalizione è mirato a ridurre il deficit di digital skills a tutti i livelli, dalle competenze Ict specialistiche e di alto livello alle competenze necessarie a tutti i cittadini europei per vivere, lavorare e partecipare a un’economia e una società digitali, per garantire non solo la competitività dell’industria europea di fronte ai rapidi progressi dei suoi concorrenti ma anche l’inclusione di tutti i cittadini nell’era digitale.
“Permettere a un maggior numero di persone di sviluppare competenze digitali significa offrire loro un biglietto per l’economia digitale, ha detto Andrus Ansip, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per il Mercato unico digitale. “Non possiamo costruire il mercato unico digitale in Europa senza rimediare alle lacune nelle competenze digitali“.
Günther H. Oettinger, Commissario responsabile per l’Economia e società digitali, ha aggiunto: “La carenza di competenze digitali sta già ostacolando l’innovazione e la crescita in Europa, non solo per le imprese Ict, ma per le organizzazioni in tutti settori, pubblico e privato. Dobbiamo rimuovere questi ostacoli per far sì che i cittadini europei possano avere i posti di lavoro che meritano e che le nostre imprese abbiano accesso a un’ampia gamma di talenti digitali“.
La nuova coalizione si basa sul lavoro della grande coalizione per l’occupazione digitale e sulla strategia per l’istruzione e la formazione 2020. Dal 2013, grazie alla grande coalizione, oltre 2 milioni di persone hanno potuto seguire una formazione in competenze digitali attraverso oltre 80 organizzazioni di sostegno e sono state create 13 coalizioni nazionali per le competenze digitali negli Stati membri.
Ora stanno per essere avviate tre nuove coalizioni nazionali nella Repubblica ceca, in Estonia e in Slovenia e altre quattro sono in corso di creazione. L’obiettivo è avere una coalizione nazionale in tutti gli Stati membri entro il 2020.
Entro il 2020 queste iniziative combinate dovrebbero consentire di formare 1 milione di giovani disoccupati per i posti di lavoro digitali disponibili mediante stage/tirocini, apprendistati e programmi di formazione a breve termine; sostenere il miglioramento delle competenze e la riqualificazione della forza lavoro e, in particolare, adottare misure concrete per sostenere le Pmi che devono far fronte a sfide specifiche per attirare e mantenere i talenti digitali e per riqualificare il proprio personale; modernizzare l’istruzione e la formazione per dare a tutti gli studenti e insegnanti l’opportunità di usare strumenti e materiali digitali nelle loro attività di insegnamento e apprendimento e di sviluppare e migliorare le proprie competenze digitali; orientare nuovamente e utilizzare i fondi disponibili per sostenere i percorsi di formazione alle competenze digitali e realizzare campagne di sensibilizzazione sull’importanza delle competenze digitali per l’occupabilità, la competitività e la partecipazione alla società.
L’agenda per le competenze per l’Europa definisce dieci iniziative concrete per migliorare le competenze dei cittadini e il loro adeguamento alle esigenze del mercato del lavoro, in collaborazione con gli Stati membri e le parti interessate. Il 5 dicembre 2016, Marianne Thyssen, Commissaria per l’Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, avvierà la settimana europea delle competenze professionali. Durante questa settimana, sarà organizzata una serie di eventi a Bruxelles e negli Stati membri per migliorare l’attrattiva e l’immagine dell’istruzione e della formazione professionali. Le altre azioni nell’ambito dell’agenda europea per le competenze saranno avviate nel corso del 2017: la revisione del quadro delle competenze chiave, lo strumento di determinazione delle competenze per i cittadini di paesi terzi, l’approfondimento dell’analisi e la condivisione delle migliori pratiche per contrastare la fuga dei cervelli e una proposta per monitorare l’accesso dei laureati al mercato del lavoro.