LA STRATEGIA

Piacentini-Madia: a disposizione delle imprese una app per l'”inizio attività”

Allo studio un’applicazione per semplificare la documentazione richiesta per Sciar e Scia2 alle società del commercio, edilizia e ambiente

Pubblicato il 02 Dic 2016

diego-piacentini-amazon-160211115249

L’obiettivo è quello di sconfiggere una volta per tutte le lungaggini burocratiche che ingessano il Paese, e di dare vita a una Pubblica amministrazione “Smart”, in grado di dialogare e fornire risposte in tempo reale alle richieste dei cittadini. Soprattutto quando si tratta di richieste di autorizzazione per attività commerciali, o di concessioni necessarie per far partire un progetto. Per centrarlo il ministero della Pubblica amministrazione e della semplificazione, guidato da Marianna Madia, sarà chiamato ad affiancare il commissario del Governo per l’agenda digitale appena entrato in carica, Diego Piacentini, che ha accettato la sfida di rientrare in Italia lasciando la carica di Vice president di un colosso dell’e-commerce, Amazon.

In carica dal 29 settembre, in queste settimane Piacentini è impegnato a costruire la sua squadra: oggi ha in organico otto persone, e prevede di arrivare a venti nella formazione standard. Le assunzioni stanno procedendo con la valutazione dei curriculum arrivati a Palazzo Chigi, con 4mila candidature.

L’obiettivo finale della task force sarà quello di dare vita a uno sportello unico online che sarà contattbile tramite un’app, utilizzabile dai cittadini che avranno la propria identità digitale, e che quindi si saranno dotati di credenziali Spid, su cui il Governo ha intenzione di spingere in maniera decisa nei prossimi mesi. L’identità digitale, ad esempio, è già oggi necessaria per accedere al bonus cultura del Governo e alla “carta del docente”, che prevede un sostegno per gli insegnanti che sosterranno spese per la propria formazione.

Tra i nodi da sciogliere nei prossimi mesi ci sono poi i decreti 126 e 122 della riforma Madia, relativi a “Sciar” e “Scia2”, quelli che regoleranno le “segnalazioni certificate di inizio attività”. Si tratta di certificazioni richieste ad esempio alle imprese, al settore del commercio e a chi lavora nell’edilizia, e l’obiettivo finale è di dare vita a un’app che sia utile per presentare la domanda e per ricevere la risposta dagli enti competenti, senza finire nei vortici burocratici che spesso frenano chi vuole realizzare i propri progetti.

Il passaggio, per forza di cose sarà graduale, ma già entro giugno lo sportello digitale potrebbe aggiungersi e gradualmente sostituirsi al portale “impresa in un giorno” che grazie a Infocamere e al sistema delle Camere di commercio fa funzionare dal 2012 il Suap, lo sportello unico per le attività produttive, gestendo ogni anno 270 mila pratiche solo in via telematica. L’obiettivo dell’esecutivo è quello di dare vita a un solo standard che “unifichi” le modalità delle richieste e impedisca alle amministrazioni di chiedere più documenti del dovuto, con gli utenti che potranno controllare direttamente sul telefonino lo stato della propria richiesta.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati