“Mi incontrerò a breve con gli operatori, da Telecom a
Vodafone, e con tutti quelli che sono interessati alla banda
larga. Poi ne parlerò con i gestori del Wimax fino ad arrivare
alle grandi aziende coinvolte”. È quanto dichiarato oggi al
Velino da Paolo Romani, sottosegretario alle Comunicazioni,
facendo riferimento al rapporto Caio sullo stato del broadband in
Italia. “Sia chiaro, il rapporto di Caio è già frutto di un
confronto con tutti gli operatori del settore – ha precisato
Romani -. Ora devo decidere se pubblicare questo rapporto, che è
ancora riservato, nei termini in cui è stato presentato oppure
se farne un estratto. E prima ancora dovrò risolvere l’annoso
problema delle risorse pubbliche da reperire”. Per quanto
riguarda le tre ipotesi che sarebbero contenuto nel rapporto, il
sottosegretario ci ha tenuto a precisare che “sono solo il
frutto di un’indiscrezione di stampa. Nessuno di noi ha mai
parlato di tre ipotesi, e posso assicurare che non sono
contemplate nei termini in cui è stato detto e scritto. Ma non
le ho contraddette prima e non voglio farlo ora perché in questa
fase ritengo necessario mantenere il dovuto riserbo”.
Le dichiarazioni di Romani fanno seguito all’incontro avuto il
26 marzo con il ministro allo Sviluppo economico, Claudio
Scajola, e con lo stesso Francesco Caio, in cui i tre hanno
discusso di quanto Stato, Regioni e privati dovrebbero investire
per ridimensionare il digital divide e di come immaginare un
piano strategico di sviluppo della rete in fibra ottica.