Apple punta il mercato della streaming Tv, quello stesso in cui si muove Netflix. Perché permette di fare il pieno di dati, l’”oro nero” non solo dell’audiovisivo, ma dei maggiori business che si stanno sviluppando nel digitale.
L’azienda di Cupertino ha lanciato, per ora solo negli Usa, la propria app Tv che raccoglie film e serie televisive offerti dai principali servizi, anche concorrenti: uno one stop shop per consumatori di contenuti. L’applicazione è stata rilasciata insieme all’ultima versione del sistema operativo per l’Apple Tv di quarta generazione (a fianco di iOS 10.2 e watchOS 3.1.1).
La nuova app funziona come una guida televisiva, o un motore di ricerca. Aprendola, è possibile scorrere le offerte di contenuti senza uscire dal “garden” di Apple. Annunciata già in ottobre, è integrata a Siri: l’intelligenza artificiale può raccogliere le richieste fatte “a voce” scandagliando i menu delle varie aziende che hanno stretto accordi con Apple. Per esempio Hbo, Cbs e Nbc fanno ora parte della “guida” offerta dalla app di Apple. Ma non Netflix, il campione mondiale dello streaming video. Né ci sono accordi in vista, almeno non nell’immediato futuro, secondo il numero uno dei contenuti di Netflix, Ted Sarandos: “Per ora stiamo alla finestra. Siamo partner di Apple su altre iniziative, prima vediamo”.
Secondo gli analisti la “rumorosa” assenza potrebbe suggerire la prossima mossa di Apple. Che unificando diverse piattaforme in un’unica app potrebbe aprire proprio a un lancio nel mercato dello streaming. Netflix è in grado di sapere chi sta guardando cosa, quando e su quale device. Un asset di grande pregio secondo Paolo Pescatore director of multiplay and media di CCS Insight. La mossa di Apple che raccoglie i una sola app un gran numero di servizi potrebbe rappresentare un tentativo di costruire un puzzle del comportamento dei consumatori che potrebbe dare alla compagnia i dati di cui ha bisogno per capire su quali contenuti investire.