“Le Regioni e gli enti locali, così come ha fatto il
ministero, si devono decidere a perdere un po’ di potere se
vogliono contribuire ad innovare realmente la Pubblica
Amministrazione e, di conseguenza, questo Paese”. Commenta in
questo modo il contro-piano sull’e-government stilato dalle
Regioni, Secondo Amalfitano, consigliere per le Autonomie
locali del ministro della PA e
Innovazione, Renato Brunetta.
Sottolineando l’importanza della collaborazione governo-enti
locali sul tema dell’e-gov, Amalfitano ricorda che “Il
ministro ha sempre avuto l’intenzione di lavorare in sinergia
con gli altri livelli istituzionali, cosciente che la vera
innovazione o la fanno tutti insieme o non la fa nessuno. Ciò
che gli preme non è certo bloccare la loro azione, quanto
piuttosto eliminare tutta la zavorra che blocca il progetto di
e-government. Nella stessa Commissione permanente per
l’Innovazione nelle Regioni e negli enti locali, c’erano dei
tempi biblici nel prendere le decisioni: questo non deve più
accadere. Rilanceremo la Commissione come sede deputata alla
discussione e alla decisione ma non con una tempistica “ad
libitum”. L’innovazione è sinonimo di tempestività. Se non
si raggiungono obiettivi in tempi rapidi si rischia di mettere
sul mercato un prodotto o un servizio già obsoleto: è una
regola che vale per le aziende ma che deve valere ancora di più
per la PA che tanto impatto ha sulla qualità della vita dei
cittadini”.
In questa prospettiva sarà il Ministero per la PA e Innovazione
giocherà un ruolo determinante. “Intendiamo valorizzare e
rendere replicabili le best practice locali e, allo stesso tempo
evitare rischiose sovrapposizioni che spesso si verificano a
livello di Regioni ed enti locali in termini di progetti e
obiettivi” conclude Amalfitano.
L'intervista completà sarà pubblicata nel numero 7 del
Corriere delle Comunicazioni in uscita il 6 aprile