Ultima chiamata dal governo alle parti in causa della vertenza Almaviva. Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e la vice ministro Teresa Bellanova hanno incontrato congiuntamente la proprietà di Almaviva ed i segretari generali delle associazioni sindacali di categoria.
Nel corso dell’incontro hanno dato alle parti la disponibilità del governo a redigere un lodo non negoziabile al fine di comporre la vertenza che le parti stesse non sono finora riuscite a risolvere. Stando a quanto risulta a Corcom la proposta si basa su tre punti chiave: Cassa integrazione senza pagamento del ticket aziendale, controllo sul lavoratore e formazione finanziata dalle Regioni per riqualificazione personale.
Azienda e sindacati si sono riservate di valutare la proposta ed eventualmente avanzare al governo formale richiesta di lodo. Il termine massimo per ricevere tale richiesta è stato fissato alle ore 20 di oggi.
Oggi i lavoratori Almaviva sono in sciopero per protestare contro i 2500 tagli collegati alla chiusura delle sedi di Roma e Napoli. In una nota l’azienda ha fatto sapere che “senza un piano di risanamento non può essere proposto alcun ricorso agli ammortizzatori sociali. E’ un principio di legge, non una posizione aziendale, contenuto nella disciplina che regola il settore”.
“Che il sindacato voglia accreditare la disponibilità di ammortizzatori negando l’intesa su un programma di crisi, come previsto dalla legge, appare un tentativo inaccettabile di condizionare le responsabilità in capo all’azienda e di forzare la verità dei fatti – si legge nella nota – Un atteggiamento che, se confermato, significherebbe condannare Almaviva Contact alla chiusura, abbandonando i lavoratori al proprio destino.
Almaviva Contact conferma come la possibile soluzione della crisi risieda nella definizione di un corretto Piano di risanamento, “quale unica alternativa credibile alla riorganizzazione avviata, finalizzato alla messa in sicurezza della società, all’indispensabile equilibrio economico e alla salvaguardia del perimetro occupazionale”, conclude la società.