La tecnologia ha cambiato la vita, le interazioni e il modo di pensare delle persone: elettrodomestici che comunicano tra loro, contatori elettrici che in autonomia decidono a quale fornitore è più conveniente rivolgersi in un dato momento, auto iperconesse che trasmettono le condizioni del veicolo al telefono del proprietario, Sim presenti in tutti gli oggetti che ci circondano. Esplorare questi scenari e le loro conseguenze è l’obiettivo di “Conversione digitale”, il libro scritto da Fabio Pompei ed Alessandro Alongi, con la prefazione di Sergio Boccadutri, deputato del Partito democratico.

Nell’analisi del volume rientrano anche i mercati nascenti, come quello dei robot e dei droni o delle smart city. Ma le meraviglie della rivoluzione digitale non sono immuni da molteplici rischi. La dipendenza patologica da Internet, l’uso improprio dei nostri dati da parte delle ‘big digital companies’, l’affacciarsi di nuove realtà giuridiche prima sconosciute pongono diversi interrogativi e richiedono nuove riflessioni. Per questo è necessario – sostengono gli autori – avviare un profondo percorso di “conversione digitale”, con la presa di coscienza di quanto sia necessario tracciare, alla luce dei tempi, un sentiero di riflessione che faccia convergere in maniera consapevole comportamenti, stili e modi di fare verso un nuovo ecosistema dettato dalle innovazioni tecnologiche.

Gli autori, coetanei e da sempre attivi nel mondo dell’innovazione tecnologica, sono entrambi provenienti dal mondo delle telecomunicazioni. Pompei, giovane manager in una primaria azienda Telco, è ingegnere informatico nonché docente in ambito ingegneristico, e sino a poco tempo fa Consigliere Municipale a Roma, dove ha svolto l’incarico di Presidente della commissione innovazione tecnologica. Alessandro Alongi, è laureato in relazioni pubbliche all’Università di Catania, si occupa di tematiche giuridico-regolamentari ed ha svolto anch’egli attività politica e amministrativa negli anni passati.