Telefonica ha annunciato oggi che ha intenzione di ridurre del 20%
i circa 28mila impiegati che conta in Spagna nei prossimi tre anni,
nel quadro di un piano di ristrutturazione per fare fronte ai
cattivi risultati ottenuti nel paese: lo ha indicato l'azienda
in un comunicato alla Cmnv, la Consob iberica.
Secondo fonti di Telefonica la riduzione del personale colpirebbe
circa 5.600 persone attraverso "l'esternalizzazione di
operazioni e/o ulteriori processi di ristrutturazione
dell'organico".
La misura verrà presentata nel dettaglio dal direttore di
Telefonica Spagna Guillermo Ansaldo durante l'VIII Conferenza
degli investitori che si tiene da oggi a Londra. All'interno
del piano per recuperare competitività, Telefonica ha già portato
a termine una riduzione del 6% dei suoi dirigenti.
Un'altra opzione sul tavolo ora è quella di legare i salari
alla produttività invece che all'inflazione. Per ogni
incremento di un punto dell'inflazione, scrive Telefonica,
l'azienda deve pagare 15 miliardi in più all'anno.
Oltre ai tagli, l’operatore spagnolo prevede di “aumentare la
flessibilità e la produttività” tramite l’esternalizzazione
di servizi e “processi addizionali di ristrutturazione
dell’occupazione”.
Focus anche sulla vendita di attività non strategiche, comprese
quelle IT – la cui cessione è già sul tavolo del board – e
quelle immobiliari; con queste operazioni la società punta a
guadagnare 600 milioni di euro nei prossimi tre anni. Inoltre
l’operatore punta a stipulare accordi con i competitor per la
condivisione degli investimenti per la fibra ottica, che
rappresentano più del 30% degli investimenti totali.
Verranno inoltre adottate altre misure di risparmio come
l’aumento dei livelli di automazione, la semplificazione
tecnologica e di sviluppo di prodotti e servizi a livello locale
per sfruttare la meglio le economie di scala.