Il 2017 si apre per l’Italia con il debutto operativo di Wind Tre. Dal 31 dicembre la “newco” capitanata da Maximo Ibarra è infatti ufficialmente operativa sul mercato italiano delle Tlc configurandosi come il primo operatore mobile con i suoi 31 milioni di clienti, a cui se ne aggiungono 2,7 milioni nel fisso.
“Comincia una grande sfida di mercato, un’importante fase di sviluppo per l’economia digitale nel nostro Paese –sottolinea il ceo Ibarra -. Vogliamo essere leader nella relazione con i clienti grazie alla qualità delle nostre infrastrutture, alla trasparenza delle nostre offerte e alla passione delle nostre persone”. Nonostante i numeri da “colosso”, l’azienda punta infatti a crescere ulteriormente e a configurarsi come “un player di riferimento nell’integrazione fisso-mobile e nello sviluppo delle reti in fibra di nuova generazione, grazie anche all’accordo con Open Fiber (la fiber company creata da Enel), per la realizzazione della rete in banda ultralarga in Italia”, fa sapere l’azienda in una nota.
Sette i miliardi di euro che la compagnia si prepara a mettere sul piatto per realizzare “importanti efficienze” di qui ai prossimi anni. “La nuova capacità finanziaria e industriale permetterà a Wind Tre di fornire servizi innovativi, di elevata qualità ed una maggiore velocità di rete in linea con la crescente domanda di connettività e con le aspettative di consumo di famiglie ed imprese”. La maggior parte delle risorse, secondo quanto risulta a CorCom, sarà investita in progetti dall’anima digitale: l’azienda intende infatti avere un ruolo di primo piano nel processo di digitalizzazione in particolare delle aziende italiane. Un obiettivo che sarà perseguito anche facendo leva sulla squadra di manager che affiancherà Ibarra nella nuova avventura: Dina Ravera (Merger Integration Officer), Stefano Invernizzi (Finance, Control & Procurement), Benoit Hanssen (Technology), Paolo Nanni (Business & Wholesale), Luciano Sale (Human Resources), Mark Shalaby (Legal, Compliance & Regulatory), Michiel Van Eldik (Consumer & Digital) e Massimo Angelini (PR Internal & External Communication).
Riguardo alla clientela fissa e mobile l’operatività non subirà (almeno al momento) alcuna variazione: i due brand continueranno a operare autonomamente dal punto di vista della relazione con il cliente attraverso i rispettivi servizi di Customer Care e i rispettivi punti vendita monobrand operanti sul territorio.