Mercato dei libri in ripresa. Lo dice l’ufficio studi Aie, l’associazione italiana editori, che registra una crescita nel 2016 del 2,3%. “Gli italiani – dice l’associazione – continuano a comprare i libri in libreria”. Cresce l’e-commerce che oggi pesa per il 16,5% (nel 2010 era il 5,1%, lo scorso anno il 13,9%). Crolla la grande distribuzione.
Per la prima volta gli editori fanno i conti con Amazon. O meglio, ci provano. Come sottlinea il responsabile dell’Ufficio studi Aie, Giovanni Peresson – il peso della piattaforma di e-commerce è ormai un elemento da cui non possiamo prescindere, con cui è necessario confrontarsi. Oggi il lettore ha maggiori possibilità e libertà di effettuare le sue scelte. Ci sono svariati modi di leggere, e con prezzi e modalità diverse. Tutto questo lo rende più autonomo e sensibile rispetto al titolo che sta comprando e il mercato del libro deve tenerne conto”. Se si aggiunge la stima del possibile valore di Amazon in Italia (circa 120 milioni solo per il libro fisico di varia) nel 2016 il fatturato complessivo del mercato dei libri di carta arriva circa a 1,337 miliardi di euro. Si tratta di un valore di circa 100 milioni inferiore rispetto agli anni 2010 e 2011, quando Amazon era appena arrivato in Italia.
“Il punto debole resta la Gdo – conclude Peresson – che in questi anni ha ridotto il numero di punti vendita in cui il libro è presente e che in molti piccoli comuni, invece, potrebbe rappresentare uno dei punti di contatto tra lettore e libro. Un’altra sfida oggi è non solo promuovere la lettura ma capire in modo chiaro chi è il lettore e se gli strumenti che abbiamo per fotografarlo sono adeguati. Oggi chi ascolta ‘Ad alta voce’ su Radio3 è un lettore? In altre parole, il lettore è svanito o ha solo cambiato volto?”.