FORMAZIONE

Apple Academy, secondo round: altri 100 sviluppatori a scuola di app

Il centro iOs Developer di Napoli apre nuovamente le porte a imprenditori e startupper. Anche per loro formazione intensiva sul mondo delle applicazioni e sull’impresa 2.0. In 3 anni saranno formati mille professionisti

Pubblicato il 27 Gen 2017

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Sbarcano a Napoli altri 100 cervelloni pronti a sviluppare app nella casa di Apple. In questi giorni la iOS Developer Academy, la prima scuola europea per sviluppatori di app inaugurata a ottobre dal colosso di Cupertino, ha aperto le porte al secondo gruppo di giovani imprenditori e sviluppatori che hanno superato le selezioni, provenienti da tutta Italia ma anche da Moldavia, Messico e Turchia. Si tratta della seconda fetta di partecipanti a cui nel corso dell’anno se ne aggiungeranno altri 400. Complessivamente, nell’arco di tre anni il programma messo in piedi da Tim Cook e dall’Università Federico II di Napoli coinvolgerà mille appassionati.

Il percorso prevede un primo periodo prendere maggiore dimestichezza con l’accademia, partecipare a corsi di formazione intensiva e iniziare lo sviluppo vero e proprio. Dopo si passa allo sviluppo di app complesse e alla comprensione approfondita dell’universo startup. Un ruolo chiave spetta naturalmente agli insegnanti del corso, che portano competenze sviluppate in campi ed esperienze eterogenei tra cui la progettazione, business e marketing, oltre alla scrittura di codice. Il layout dell’Academy è stato appositamente progettato da Apple con una particolare attenzione per gli spazi di lavoro aperti e collaborativi. ​​

La iOS Developer Academy non è l’unico investimento effettuato dalla compagna californiana sul territorio campano. Oltre all’accademia, infatti, Apple ha investito nell’iOS Foundation Program: un nuovo programma ​in ​Campania che riunisce altre ​6 Università​, le quali​ offrono ai propri studenti corsi iOS che durano dalle ​3 alle ​4 settimane. Le prime ​3 classi di questo programma hanno concluso il corso nel mese di dicembre presso l’Università ​​Parthenope​​ e l’Università ​Suor Orsola Benincasa” di Napoli (il 40​% degli studenti proveniva da percorsi di laurea non-tecnici e due terzi erano donne). E altri studenti parteciperanno agli stessi corsi nei prossimi mesi.​​

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