Clouditalia apre la caccia a nuovi soci per sostenere la crescita, spingere sulle acquisizioni e perché no iniziare ad assaporare l’idea di uno sbarco a Piazza Affari. Il 2017 della compagnia italiana di servizi di tlc e cloud computing, come già annunciato in un’intervista a CorCom dal direttore tecnico della compagnia Bernardo Marzucchi, sarà un anno piuttosto movimentato.
Dopo l’accensione del terzo data center a Milano, dopo quelli di Roma e Arezzo, il mirino è ora puntato sul possibile ingresso di nuovi soci intenzionati a scommettere su un aumento di capitale. Sul tavolo dei consulenti di Duff&Phelps, che stanno curando il possibile riassetto azionario, sono arrivate diverse offerte e il cerchio attorno all’azienda guidata da Marco Iannucci si è ristretto a 4 interessamenti. Anche se, fa sapere la compagnia, “se dovessimo ricevere nuove offerte in linea con le attese, le prenderemo sicuramente in considerazione”.
Il fondo Ilp III, che ha scommesso sull’integrazione cloud-tlc rilevando Clouditalia 5 anni fa, vorrebbe chiudere il prima possibile. Se le offerte finali saranno in linea con quelle preliminari, il processo di apertura ai nuovi soci potrebbe chiudersi entro metà anno. Player industriali o fondi di investimenti poco importa, basta ci sia “la voglia di dare seguito al nostro piano industriale”. Il fatto che non siano mancati gli interessamenti non deve stupire, visto che dopo anni complicati nel 2015 Clouditalia è tornata all’utile con 200mila euro, diventati 2 milioni lo scorso anno.
E ora per continuare la salita c’è un focus preciso, quello sulle acquisizioni. “Siamo a caccia di aziende di dimensioni medio-piccole, che operano nel cloud e nelle telecomunicazioni infrastrutturali – ha spiegato Marzucchi a CorCom -. Abbiamo individuato nel centro-Nord del Paese alcune realtà molto interessanti”. Uno sprint M&A che, nelle intenzioni del management di Clouditalia, porterà il giro d’affari vicino al mezzo miliardo nel 2020. Un obiettivo che, se centrato, avrà nell’ingresso in Borsa un passo successivo quasi naturale. Per ora, meglio andare per gradi: prima i nuovi soci, poi si vedrà.
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