Skype è sparita dai siti in Cina dai quali era possibile effettuare il download, tra cui l’app store di Apple. “Ci è stato notificato dal ministero della pubblica sicurezza che diverse app Voip non sono in linea con la legge locale, di conseguenza queste app sono state rimosse dall’App Store in Cina”, ha spiegato il gruppo di Cupertino in un comunicato. Non è stato specificato quali leggi sarebbero state violate dalla app. Il sospetto è che le autorità stiano cercando di bloccare quelle app che utilizzano sistemi di crittografia particolarmente efficaci, come WhatsApp e Skype, poco vulnerabili al controllo del governo. Skype Business, l’app di Skype costruita per l’uso aziendale, è ancora disponibile per il download.
La misura è l’ultima mossa della stretta delle autorità cinesi sui social network stranieri: Skype, di proprietà di Microsoft, ha cominciato ad avere problemi da ottobre, quasi nello stesso periodo di quelli accusati da WhatsApp che, dopo alcune settimane di blocco totale, ha ripreso a funzionare in modo irregolare. Chi ha già scaricato Skype la può ancora utilizzare fruibile, ma restano pesano pesanti dubbi sul suo futuro nella vasta rete del Great Firewall.
Secondo i dati rilasciati da Apple sugli store cinesi sono ancora disponibili 1,8 milioni di applicazioni, per un totale di oltre 71 miliardi di download da parte dei clienti cinesi.