Deludono ancora i conti di Twitter. Il social ha chiuso il quarto trimestre 2016 con una perdita netta di 167 milioni di dollari, o 23 centesimi ad azione, in aumento dai 90,2 milioni di dollari, 13 centesimi ad azione, di un anno prima. Il social network ha però registrato un fatturato di 717 milioni, in aumento dell’1% su base annuale, anche se inferiore ai 739,7 milioni attesi dagli analisti. Escludendo le voci straordinarie, l’utile è stato di 16 centesimi ad azione, contro i 12 centesimi attesi dagli esperti.
Gli utenti mensili attivi sono stati 319 milioni, in aumento del 4% su base annuale e anche rispetto ai 317 milioni del trimestre precedente, grazie soprattutto all’interesse per le elezioni presidenziali statunitensi. Gli utenti giornalieri attivi sono aumentati dell’11% rispetto a un anno prima, consolidando una crescita su base annuale cominciata nel primo trimestre. “Abbiamo superato la sfida più difficile, quella di ribaltare l’andamento in calo dell’audience – ha commentato il ceo Jack Dorsey – Nel quarto trimestre, gli utenti giornalieri attivi sono aumentati per il terzo trimestre consecutivo e questa crescita consistente andrà avanti”. A causa dei dati al di sotto delle aspettative, Twitter ha preso fino al 9% nel premercato a Wall Street.
Il fatturato pubblicitario è calato leggermente a 638 milioni. Per l’intero anno, Twitter ha riportato un giro d’affari in rialzo del 14% a 2,5 miliardi, con perdite nette per 456,873 milioni, -65 centesimi per azione, meno dei 521,031 milioni del 2015.
Nei tre mesi, il fatturato generato dalla pubblicità mobile è stato pari all’89% del totale pubblicitario, il giro d’affari generato dalle licenze sui dati è salito del 14% a 79 milioni, mentre quello negli Stati Uniti si è attestato a 440 milioni, in calo del 5% su base annuale. Il fatturato internazionale è stato di 277 milioni, il 12% in più rispetto allo stesso periodo del 2015.
Per il primo trimestre 2017, Twitter prevede un Ebitda tra 75 e 95 milioni di dollari e un margine operativo lordo adjusted tra il 17% e il 17,5% mentre per l’intero anno attende spese in conto capitale tra i 300 e i 400 milioni di dollari.