Lo sbarco in Italia di Iliad slitta dall’estate a fine anno. La compagnia di Xavier Niel sta da tempo preparando il proprio arrivo nel Belpaese, fra apertura delle società e iniezione di cassa per comprare le ridondanze della fusione Wind Tre, ma chi si aspettava l’avvio della campagna abbonamenti sotto l’ombrellone e al caldo rimarrà deluso. Secondo quanto riporta Bloomberg, infatti, il patron della telco low-cost ha infatti spostato la deadline del debutto alla fine dell’anno, prendendo qualche mese di tempo per assicurarsi un ingresso in pompa magna sul mercato e massimizzare l’impatto commerciale del nuovo marchio.
Dalla nascita in terra francese datata 2012, il gruppo Iliad e il suo marchio Free si sono contraddistinti per l’aggressività lato offerta. E Niel non ha nascosto di voler esportare questo modello in Italia. Da noi però però una guerra dei prezzi c’è già stata, al contrario di quanto non era ancora avvenuto in Francia 5 anni fa quando il ricavo medio per abbonato viaggiava sui 30 euro. Ecco perché, tra i fantasmi di un nuovo caso Bip Mobile e i timori per una gara al ribasso sulle tariffe, c’è molta curiosità nel vedere quale sarà la declinazione italiana del modello Iliad, che punta a conquistare il 15% del mercato mobile.
Il gruppo di Niel sta già sondando i candidati per la guida delle sue attività italiane e ha già assunto alcuni manager per le prime linee. Sono già in piedi anche diversi contratti con i fornitori e si sta stringendo il cerchio attorno alle attività di preparazione del network. Su quest’ultimo fronte, c’è da segnalare la trattativa esclusiva avviata da Iliad con Nokia per la costruzione del suo nuovo network wireless.