Samsung paga la grana Note7, Apple si prende lo scettro dell’ultimo trimestre e la Cina, Huawei in testa, continua a rosicchiare quote mercato. Sono queste alcune delle principali indicazioni che emergono dalla fotografia scatta da Gartner al mercato globale degli smartphone. I dati diffusi dalla multinazionale di consulenza strategica sono la diretta conseguenza di un anno particolarmente movimentato per i produttori. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016 si contano quasi 1,495 miliardi di smartphone venduti, il 5% in più rispetto all’anno precedente, con la top five rimasta immutata nonostante alcuni cambiamenti di market share.
La leadership annuale è infatti saldamente nelle mani di Samsung che ha venduto 306 milioni di unità, circa 14 milioni in meno rispetto al 2015, conquistando una quota mercato del 20,5%. Quest’ultimo dato è in discesa di 2 punti percentuali, più o meno lo stesso calo vissuto da Apple. Il colosso di Cupertino ha chiuso lo scorso anno con 216 milioni di smartphone venduti (-9 milioni in un anno), per una quota mercato passata dal 15,9 al 14,4%.
A mangiare terreno ai due colossi è stato l’esercito di produttori cinesi con Huawei che ha consolidato il terzo gradino del podo e il duo Oppo–Bbk che ha fatto segnare un raddoppio dei volumi. Gli smartphone targati Huawei fanno segnare un aumento di 28 milioni di unità, arrivando complessivamente nel 2016 a quota 132 milioni di smartphone che valgono oggi l’8,9% del mercato, contro il 7,3% del 2015. Spicca la corsa di Oppo e Bbk: la prima chiude il 2016 con 85 milioni di vendite (+46 milioni in 12 mesi) pari al 5,7% della torta globale; la seconda passa dal 2,5 al 4,8% di market share grazie all’aumento delle vendite da 35 a 72 milioni.
Particolarmente interessante il dato del mercato nell’ultimo trimestre dell’anno, ossia quello in cui si sono visti maggiormente gli effetti collaterali del flop del Note 7 di casa Samsung. Il periodo ottobre-dicembre 2016 è quello in cui Apple e Samsung si sono trovatepiù vicini, vendendo rispettivamente 77 e 76,7 milioni di smartphone. Una forbice di appena 300mila unità in picchiata rispetto ai 12 milioni che avevano garantito a Samsung un salda leadership lo stesso periodo del 2015. Per Apple si tratta di un ritorno in cima alla classifica di un trimestre dalla fine 2014. “Il calo delle vendite di Samsung è iniziato nel 3° trimestre 2016 e la decisione di togliere dal mercato il Note 7 non ha certo aiutato – spiega Anshul Gupta, research director di Gartner -. Mentre Apple torna in vetta dopo 2 anni. Allora fu il lancio degli iPhone 6 e 6Plus a spingere la compagnia ai vertici, oggi è nuovamente lì grazie alla buona performance dei nuovi modelli e dalla sofferenza di Samsung in Europa occidentale, Usa, Australia e Corea del Sud”. C’è grande attesa nel vedere se l’S8, che sarà presentato al Mobile World Congress di Barcellona, ridarà ossigeno alla compagnia sud-coreana.
Attenzione però a concentrarsi esclusivamente su questa storica corsa a due perché nell’intero anno scorso è proseguita la decisa avanzata cinese. Il gruppo formato da Huawei, Oppo e Bbk ha infatti guadagnato quote mercato, avvicinandosi al raddoppio del proprio peso (da 12,6 a 19,4%), al contrario di Samsung e Apple. “Huawei ha messo sul mercato il Mate 9 nel corso di un trimestre buono per posizionarsi come alternativa ai Note 7 – fa notare Gupta -. Vedremo gli effetti nel primo trimestre dell’anno in corso e non è escluso che la compagnia cinese riduca ulteriormente il distacco da Apple e Samsung”.
Da notare la leadership di Oppo, marchio non conosciutissimo in Europa, in terra cinese. Dietro di lei Bbk, che ha fatto segnare aumenti a tripla cifra in India (278%) e nel mondo (363%) e Huawei, che in rampa di lancio il nuovo top di gamma Mate 10. Ma ci sono anche Zte, Xiaomi e Lenovo che sono pronti ad aggredire il mercato domestico e non.
Infine, per quel che riguarda i sistemi operativi si conferma il primato incontrastato di Android che chiude l’ultimo trimestre 2016 con una quota mercato dell’81,7%, in aumento di un punto percentuale. Segue sempre iOs di Apple (17,9%), mentre Windows, Blackberry e gli altri sistemi non arrivano singolarmente nemmeno allo 0,5%.