Retelit conferma l’interesse per l’area del Mediterraneo e annuncia l’ingresso nel progetto Open Hub Med (Ohm). Tramite una partecipazione nel capitale sociale di Ohm al 9,52%, l’azienda entra nel Consorzio siciliano composto, oltre che da Retelit, da Interoute Italia, Italtel, Eolo, Mix, Supernap Italia, Equinix Italia, Fastweb, In-Site, Vuetel Italia e il consorzio siciliano Xmed. Il nodo delle telecomunicazioni in Sicilia è il primo hub neutrale e aperto in Italia per lo scambio delle comunicazioni dati, principale approdo dei cavi sottomarini nel Mediterraneo.
“Il nostro ingresso conferma la volontà della società di investire in hub tecnologici e digitali strategici – commenta Federico Protto, amministratore delegato e dg di Retelit, da oggi anche consigliere di amministrazione di Open Hub Med -. In aggiunta alla rotta pugliese, con la rete sottomarina del sistema Aae-1, grazie alla presenza in Sicilia con Ohm, saremo in grado di offrire agli operatori internazionali rotte diversificate e soluzioni infrastrutturali più competitive, contribuendo, inoltre, a un nuovo disegno delle telecomunicazioni internazionali che conferma la rilevanza dell’Italia e del Mediterraneo”. Retelit ha scelto di investire nel Consorzio Open Hub Med, aggiunge Protto, “per partecipare allo sviluppo di un polo tecnologico di successo e all’avanguardia con standard di qualità elevati nel Sud Italia e in una città geograficamente cruciale come Palermo”.
L’investimento, spiega Retelit, si inserisce nella strategia di massimizzazione del potenziale industriale e commerciale rappresentato dal cavo sottomarino AAE-1 e ne rappresenta l’ideale complemento. Retelit, infatti, oltre al punto di atterraggio del cavo sottomarino AAE-1 a Bari, potrà godere di un ulteriore polo per lo scambio dati nell’area del Mezzogiorno. Questa novità consentirà alla compagnia di indirizzare il traffico Internet tramite i cavi sottomarini presenti nel polo Ohm, verso Milano e i principali hub europei, attraverso le proprie dorsali di trasporto in fibra ottica.