Il Giurì Iap stoppa la pubblicità 5G ready di Fastweb. L’organo dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, che si occupa di regolamentazione della comunicazione commerciale, accoglie il ricorso avanzato da Vodafone e Telecom contro la promo della telco guidata da Alberto Calcagno relativa al servizio di connessione 5G Ready.
Al centro della pronuncia i messaggi “5G” e “Siamo pronti per il 5G” veicolati tramite affissioni, locandine, Tv e Internet. Come si legge nel dispositivo il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, “dichiara che nelle comunicazioni commerciali di Fastweb il claim ‘5G ready’ è in contrasto con l’art. 2 CA (Codice di autodisciplina, ndr) e in questi limiti ne ordina la cessazione”. Attese nei prossimi giorni le motivazioni della pronuncia.
Con riferimento alla decisione del Gran Giurì della pubblicità Fastweb ribadisce a CorCom che “l’espressione 5G Ready si riferiva correttamente all’infrastruttura, non alla disponibilità del servizio mobile di 5a generazione” e che la compagnia “ha infatti a disposizione tutti gli elementi di rete per implementare rapidamente il 5G: la rete in fibra ottica, i cabinet in cui installare le small cells, le frequenze”. In tal senso Fastweb “gode di un vantaggio unico rispetto agli altri concorrenti che le consentirà di avviare servizi 5G entro il 2020 nelle principali città ed è a tale vantaggio di infrastruttura che l’espressione 5Gready si riferiva”.
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