Passi in avanti verso la gigabyte society in Emilia Romagna. Oggi a Bologna, nella sede della Regione, è stato presentato il progetto di infrastrutturazione telematica pronto al via, con i primi cantieri, da quest’estate. Il piano interesserà 9 capoluoghi di provincia più Imola, raggiungerà il 70% di abitazioni e imprese che entro due anni. saranno collegate con la banda ultra veloce da 1 Gbps ovvero 1 gigabit al secondo. Questi gli obiettivi dell’intesa siglata dalla Regione Emilia Romagna, Lepida spa (società in house della Regione) e Open Fiber (società compartecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti) che ha messo sul piatto 238 milioni per portare la fibra ottica in modalità FTTTH-fiber to the home (porta il cavo in fibra ottica dalla centrale direttamente all’abitazione o all’ufficio) nelle dieci città emiliano-romagnole a interesse di mercato. Il piano esclude Bologna dove il 66,4% delle abitazioni è già collegata con queste sistema, mentre si raggiunge il 96% con le reti FTTS e FTTC. Per le aree bianche dove è escluso l’intervento dei privati, le zone a “fallimento di mercato”, ci sono a disposizione 255 milioni di euro di risorse pubbliche. Su questo punto il bando Infratel è stato aggiudicato a Open Fiber, ma si attende, a breve, l’aggiudicazione definitiva. Salvo ricorsi. Insomma, quasi mezzo miliardo di euro di investimenti programmati con questi due progetti.
“Prevediamo che entro due anni siano cablati tutti i capoluoghi di provincia e in un periodo leggermente più lungo tutta la regione”. Auspicio di Guido Garrone, responsabile network operations Polo Milano di Open Fiber, che nella conferenza stampa ha sottolineato, oltre la realizzazione di nuovi cavedotti l’utilizzo delle infrastrutture esistenti: “Enel porta in dote le sue, poi pensiamo, per esempio, a quelle di Hera”. Lavori meno invasivi sulle strade che permettono a Garrone di spalmare ottimismo sui tempi:”Posso parlare di due anni perché ho già delle infrastrutture”.
Approccio condiviso da Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida: “Il memorandum con Open Fiber ci permette di utilizzare le reti presenti sul territorio a basso costo, a grande velocità, minimizzando le disfunzioni sulla viabilità e senza distruggere le strade. I piccoli lavori, invece, permettono la riqualificazione urbana come abbiamo già sperimentato a Bologna”.
Il capitale formato dalle infrastrutture però non basta a centrare l’obiettivo se non si coinvolgono le amministrazioni comunali e tutti i protagonisti della pubblica amministrazione che devono mettere timbri e concedere permessi. Anche nella Regione che, usando le parole dell’assessore regionale all’agenda digitale Raffaele Donini: “E’ prima in Italia, ma che deve lottare per raggiungere gli standard europei. In altri termini non ci accontentiamo di vincere lo scudetto, ma puntiamo alla Champion League”. A questo proposito i tre firmatari si impegnano in un Comitato Tecnico Paritetico (CTP) “dove analizzare le problematiche in essere nei diversi Comuni target dell’iniziativa”. Fuori dal burocratese, l’assessore ha sottolineato l’importanza dell’interazione con gli enti locali. Anche per il progetto sulle aree bianche: “Abbiamo detto ai Comuni in tono minaccioso, ma nel loro interesse, che abbiamo fretta, se non si sbrigano passiamo ad altri Comuni e chi è in ritardo va in coda”. C’è da far correre la burocrazia, come ha ricordato il direttore di Lepida: “Hanno già firmato 333 enti per dare dare i permessi entro 30 giorni”. Bisogna colmare il distacco con gli altri Paesi europei con la rete ultralarga nelle zone di mercato, la rete a 1 Gbps realizzata da Open Fiber sarà accessibile a tutti gli operatori attivi sul mercato delle telecomunicazioni che potranno commercializzare i servizi con i clienti finali”.
La conferenza stampa oltre a dare numeri e tempi per l’operazione dedicata alle 10 città (Cesena, Piacenza, Forlì, Ferrara, Ferrara, Rimini, Ravenna, Reggio Emilia, Imola, Modena e Parma) che puntano a diventare ultra digitali ha permesso di fare il punto della dotazione attuale: “La Regione attraverso Lepida ha posato, dal 2004 ad oggi, 180 mila Km di fibra ottica – ha sottolineato l’assessore Donini -, connesso in fibra quasi 3000 sedi e uffici della pubblica amministrazione ed in particolare Province, Comuni, Aziende ospedaliere ed Ausl, poi oltre 800 scuole raggiunte da reti da 1 Gbps. Infine 1700 punti Wi-Fi che diventeranno 2400 entro la fine dell’anno”. Con gli interventi in programma si assiste “ad un salto in ordine di grandezza, si passa dai centomila ai milioni, dal B2B al retail” conclude Garrone di Open Fiber. Siamo, si spera, più vicini alla gigabyte society.