IL CASO

Telecom dice addio alle gare Infratel: “Avanti da soli”

L’azienda non parteciperà al secondo bando da 1,2 miliardi che prevede la realizzazione delle reti in fibra nelle aree bianche di 10 Regioni più la Provincia di Trento. E si concentra sulla propria rete ultrabroadband: sul piatto 5 miliardi

Pubblicato il 20 Feb 2017

Mila Fiordalisi

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Telecom Italia non parteciperà alla seconda gara Infratel da 1,2 miliardi per la realizzazione delle reti ultrabroadband nelle aree bianche di 10 Regioni (Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia) più la Provincia di Trento, per un totale di 3.710 comuni.

Alla scadenza odierna (ore 13) per la presentazione delle offerte la società capitanata da Flavio Cattaneo ha deciso di tirarsi fuori. E c’era da aspettarselo visto l’esito del primo bando (di fatto assegnato a Open Fiber a meno di colpi di scena finali a seguito delle verifiche tecniche in corso) e visti i ricorsi presentati sia per impugnare la prima gara sia per quella che si punta ad assegnare prima dell’estate. E a questo punto i tempi potrebbero stringersi se si considera che la società di Enel e Cdp si troverà senza competitor di peso: dalla gara si è infatti sfilata anche Fastweb, e anche quest’ultima ha presentato ricorso.

Vero è che l’azienda guidata da Tommaso Pompei probabilmente l’avrebbe avuta vinta anche al (nuovo) confronto con Telecom visto lo scarto di punteggio con cui si è piazzata per la prima gara. E sarebbe questa la motivazione alla base della decisione di Telecom di abbandonare il terreno di gioco “pubblico” e concentrarsi sugli investimenti nella propria rete in fibra. L’azienda però in una nota fa sapere che “le risultanze della gara (Infratel. ndr) non avranno per la società alcun impatto gestionale, strategico e di posizionamento di mercato” e che “la scelta della società è coerente con quanto già comunicato a suo tempo al Ministero dello Sviluppo Economico e a Infratel”.

Il business plan Tim 2017-2019 prevede 5 miliardi sull’ultrabroadband. Si punta a raggiungere oltre il 99% della popolazione con il 4G e il 95% della popolazione con la fibra ottica. Tra due anni 50 città con connessione fino a 1Gbit.

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