Sono cominciati i preparativi per l’indagine antitrust della US.
Federal trade commission su Google: l’agenzia americana ha
avviato la sua inchiesta sul dominio di Mountain View
nell’industria della ricerca Internet avvisando le aziende
high-tech perché mettano insieme informazioni utili
all’inchiesta, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg
che cita tre persone a conoscenza dei fatti.
La Ftc ha comunicato alle aziende che intende pubblicare una lista
di cosiddette “civil investigative demands”, richieste formali
di produrre documenti. Tali richieste equivalgono alla
“subpoena”, che è il mandato di comparizione o, appunto,
l’ordine di produzione di oggetti o documenti.
La commission, che da tempo medita una vasta indagine sul ruolo di
Google sul mercato della web search, ha atteso per muoversi la
conclusione della revisione condotta dal dipartimento di Giustizia
dell’acquisizione da parte di Big G di Ita Sofware, spiegano le
fonti di Bloomberg. Il dipartimento di Giustizia ha approvato il 9
aprile la transazione a patto che Google renda disponibili i dati
sui viaggi ad altri motori di ricerca e permetta al governo di
visionare gli eventuali reclami su possibili comportamenti
scorretti di Google sul mercato.
Ora l’indagine della Ftc sta muovendo i primi passi, ma se si
estendesse a tutto campo “potrebbe avere un impatto
significativo”, afferma Eleanor Fox, insegnante di legge alla New
York University. “Google potrebbe diventare la nuova
Microsoft”, aggiunge la Fox, riferendosi all’inchiesta del
dipartimento di Giustizia e al patteggiamento che hanno coinvolto
il colosso del software di Redmond.
Il business della ricerca di Google è sotto scrutinio su più
fronti: in Europa la Commissione Ue sta indagando sul predominio di
Mountain View nella web search, mentre negli Usa un’inchiesta è
già aperta in Texas e un’altra potrebbe avviarsi nell’Ohio. Ma
per la Ftc potrebbe rivelarsi arduo attaccare il business di
Google, secondo James Grimmelmann, professore associato di legge
alla New York Law School specializzato in Internet law. Google ha
acquisito la quota di mercato che detiene oggi “perché i suoi
risultati della ricerca sono i migliori”, afferma l’esperto.
Gli investigatori federali potrebbero rilevare però violazioni nel
modo in cui Google ha fatto leva sulla sua influenza per acquisire
un vantaggio su mercati nuovi, ammette il professor Grimmelmann, e
questo potrebbe essere proprio pane per i denti dell’antitrust.