I cybercriminali non dormono mai. Sono passate poche ore
dall'annuncio della morte di Bin Laden e già in rete sono
presenti programmi malevoli che utilizzando l'interesse per la
notizia cercando di otternere accessi ai Pc e ai dati personali di
milioni di utenti della rete.
Secondo Fabio Assolini, esperto di sicurezza IT di Kaspersky
Lab Brasile sono già presenti sul web delle immagini, reperibili
con una semplice ricerca con google, che una volta cliccate
rimandano a domini maligni.
Contemporaneamente David Jacoby, esperto di sicurezza IT Kaspersky
Lab Svezia lancia
l'allarme Facebook; sarebbe presente sul noto social
network un ads che rimanda ad un presunto "video delle
torture", cliccando sul link video ci si ritrova su una pagina
in cui si è invitati a lasciare un messaggio per avere maggiori
informazioni.
Intanto la società rende noti dati statistici sugli utenti che i
prodotti Kasperky Lab. A marzo sono stati bloccati 241 mln di
attacchi di rete bloccati; sono pervenuti 85,8 mln di attacchi
provenienti dal web; neutralizzati 219,8 mln di programmi malevoli;
registrati 96,7 mln di verdetti euristici. Marzo è stato
caratterizzato dalla creazione di siti web e link ingannevoli, da
parte dei cyber criminali, che sfruttavano la tragedia avvenuta in
Giappone. Una serie di link collegati ad “ultime notizie dal
Giappone” in realtà guidava attacchi drive-by ai computer degli
utenti. Da non considerare attendibili neanche siti web o “spam
nigeriano” che richiedevano l’invio di soldi per far fronte
alla distruzione del paese nipponico. Neanche la morte di Liz
Taylor è rimasta immune dallo sfruttamento da parte dei creatori
di virus che hanno usato la notizia per diffondere malware.
I creatori di virus sono tra l’altro sorprendentemente veloci nel
reagire agli annunci di vulnerabilità. Adobe ha annunciato una
vulnerabilità per Flash Player il 14 marzo e già il giorno
successivo Kaspersky Lab ha trovato un exploit che andava a colpire
proprio li.