LA NOMINA

Agcom, Lasorella vicepresidente del gruppo europeo dei regolatori dell’audiovisivo

Il mandato varrà per il 2022. Nell’anno successivo il presidente dell’autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni dovrebbe subentrare all’attuale numero uno Karim Ibourki, espressione dell’authority del Belgio

Pubblicato il 03 Dic 2021

Giacomo Lasorella 2

Giacomo Lasorella (nella foto), presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, è il nuovo vicepresidente del gruppo dei regolatori europei dell’audiovisivo (Erga) per l’anno 2022. A eleggerlo è stata l’organizzazione nel corso della riunione plenaria del 2 dicembre. Nella stessa sede è stato eletto alla presidenza Karim Ibourki, presidente dell’authority belga (Gsa), con la prospettiva che al termine del suo mandato sarà proprio Lasorella a succedergli.

Durante la riunione, aperta da un keynote speech di Thierry Breton, Commissario Ue per il mercato interno, si è discusso delle sfide che attendono il Gruppo nei prossimi anni, anche in vista delle proposte legislative in discussione a livello europeo, come la proposta di regolamento Digital Services Act e l’annunciata iniziativa Media Freedom Act.

 L’Erga è destinato ad assumere un ruolo sempre più centrale nel disegno istituzionale europeo per la regolazione dei contenuti, anche alla luce delle nuove competenze assegnate al Gruppo dal legislatore europeo – afferma Lasorella – Viviamo in un momento storico cruciale per la regolazione dei contenuti audiovisivi, in cui i grandi problemi da affrontare possono trovare risposte efficaci solo in una logica pan-europea. Immaginare di poter dare risposte soddisfacenti a temi come la disinformazione o la tutela dei minori online su base nazionale è una pura utopia – sottolinea il presidente AgcomSolo un approccio comune a queste problematiche, assicurato da un forte coordinamento tra i regolatori europei e con la Commissione europea, potrà portare a vincere le sfide che l’ecosistema digitale ci pone dinnanzi. Agcom è pronta a mettere a disposizione dell’Erga e della Commissione europea la propria esperienza e il proprio impegno su tali temi”.

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