Donald Trump firmerà nei prossimi giorni un ordine esecutivo per vietare alle aziende americane di usare le attrezzature di telecomunicazione prodotte da imprese che rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale, gettando di fatto le basi normative necessarie per mettere al bando le forniture di rete delle cinesi Huawei e Zte. Lo riporta oggi Reuters sulla base di fonti confidenziali del governo degli Stati Uniti.
L’ordine non farà i nomi di specifici paesi o singole aziende, sottilineano le fonti a Washington, ma è chiaro che colpirà in particolare Huawei, il vendor della Cina nel mirino di Trump (e altri paesi occidentali) da mesi. Il presidente degli Stati Uniti valuta da tempo un intervento per mettere al bando Huawei anche se non è escluso che la firma dell’ordine esecutivo slitti ancora.
L’ordine di Trump fonderà le sue giustificazioni legali sull’International emergency economic powers act, la legge che dà al presidente l’autorità per regolare le attività commerciali nel caso di un’emergenza che pone gli Usa sotto minaccia. L’ordine darà indicazioni al Dipartimento del commercio, in collaborazione con altre agenzie del governo, per stilare il piano attuativo.
Se sarà effettivamente firmato, l’ordine esecutivo aggraverà le tensioni commerciali tra Usa e Cina già esacerbatesi nei giorni scorsi con l’annuncio di nuovi dazi da entrambe le parti.
Nel caso di Huawei, come noto, gli Usa insistono che il vendor cinese pone problemi di sicurezza perché potrebbe permettere lo spionaggio del governo di Pechino – accuse che Huawei ha sempre respinto. Washington intende escludere l’azienda cinese dai nuovi contratti per le reti 5G e ha anche invitato gli alleati occidentali a fare lo stesso. Ad agosto Trump ha firmato una legge che vieta agli enti del governo di usare prodotti di Huawei e Zte.
La scorsa settimana la Federal communications commission (Fcc) ha approvato all’unanimità una misura che vieta all’operatore China Mobile di fornire servizi telecom negli Usa e sta valutando misure simili contro China Unicom e China Telecom Corp, che al momento sono attive negli States.
Il presidente della Fcc Ajit Pai ha indicato che aspetterà indicazioni dal dipartimento del Commercio per procedere alla stesura di una lista di aziende telecom da cui gli enti del governo non possono comprare prodotti e servizi perché potrebbero implicare rischi per la sicurezza nazionale: tali aziende non avrebbero accesso ai fondi pubblici per l’acquisto delle attrezzature e dei software di telecomunicazione.
La Cina ha definito una “soppressione irragionevole” la decisione dei regolatori Usa di negare a China Mobile la possibilità di operare nel mercato americano per questioni di sicurezza nazionale. Ora, di fronte alla possibilità di un ordine esecutivo di Trump sui partner commerciali degli Stati Uniti, Pechino, tramite il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang, ha commentato: “Esortiamo gli Stati Uniti a smettere di menzionare le preoccupazioni sulla sicurezza come scusa per screditare deliberatamente le società cinesi e a fornire un ambiente giusto ed equo e non discriminatorio affinché le società cinesi possano operare negli Stati Uniti”.
I grandi operatori mobili americani hanno già reciso i rapporti con i vendor cinesi ma i piccoli operatori attivi nelle zone rurali continuano a comprare da Huawei e Zte perché i loro prodotti sono più economici, riporta la Rural Wireless Association.