L'ANNUNCIO

A Waterloo il Cyber Resilience Centre di Mastercard: prima “cittadella” extra-Usa

Via ai lavori per la realizzazione dell’innovativo centro di ricerca e sviluppo che punta a fare fronte alle crescenti minacce informatiche all’ecosistema europeo dei pagamenti. Farà leva sulla collaborazione pubblico-privato e fungerà da hub di riferimento per l’Unione europea

Pubblicato il 17 Feb 2020

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Sarà Waterloo, in Belgio, ad ospitare il Cyber Resilience Centre europeo di Mastercard. Lo ha annunciato l’azienda comunicando l’avvio dei lavori dell’innovativa cittadella dedicata ad attività di ricerca e sviluppo per la sicurezza informatica che farà leva sulla collaborazione pubblico-privato, nonché tra organismi di regolamentazione, per favorire il rafforzamento “informatico” delle imprese europee.

La nuova struttura è la prima in cui l’azienda investe al di fuori del Nord America e sorgerà presso la sede europea della compagnia, localizzata per l’appunto nella cittadina belga. “I servizi finanziari figurano sempre tra i bersagli degli hacker per via dell’infinità di dati e informazioni d’accesso su cui si basano e che ricadono sotto la nostra responsabilità”, sottolinea Javier Perez, President di Mastercard Europa. “Il nostro Centro Europeo di Cyber Resilience migliora la collaborazione tra le organizzazioni chiave, contribuendo così a garantire a imprese e individui la sicurezza di cui necessitano quando operano online”.

La struttura – rende noto la società – fungerà da hub di sicurezza informatica per l’Unione Europea, riunendo un pool diversificato di talenti provenienti dalla comunità globale di Mastercard e conferma l’impegno nel fronteggiare le minacce crescenti all’ecosistema europeo dei pagamenti. Il Cyber Resilience Center – si legge nella nota di presentazione del progetto – semplificherà la comunicazione interna ed esterna di Mastercard, migliorando i tempi di risposta e la reattività nell’eventualità di eventi globali, catastrofi naturali, incidenti di servizio e sicurezza, garantendo al tempo stesso la conformità con le leggi sulla privacy a livello globale. Ad esempio, il centro – evidenzia l’azienda – consentirà di lavorare a stretto contatto con le forze dell’ordine e i clienti sul territorio europeo per accelerare la condivisione dell’intelligence e stabilire una posizione condivisa di fronte ai crimini informatici. La struttura contribuirà inoltre a stimolare la condivisione delle conoscenze e delle best practice tra le principali organizzazioni e autorità governative europee.

“La sicurezza e la privacy dei dati dei nostri clienti è per noi di primaria importanza. Malintenzionati e hacker non conoscono confini o nazionalità e possono pertanto colpire da ogni angolo del mondo. Solo uno sforzo congiunto che coinvolge tutte le parti interessate può essere in grado di porre l’Europa in prima linea nella solidità informatica delle imprese. Questo nuovo centro – conclude Perez – farà leva sulle nostre risorse globali e sui nostri partner per individuare e implementare le migliori pratiche di cui l’intero ecosistema potrà beneficiare”.

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