SCENARI

In Italia è allarme hacker: Bankitalia e Ivass potenziano la cybersecurity

Rafforzato il gruppo di coordinamento per la sicurezza cibernetica e per la protezione dei sistemi informatici interni. In aumento truffe online e furti di dati bancari

Pubblicato il 20 Apr 2020

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Aumentano con il lockdown i rischi di essere vittime di truffe informatiche o di vedersi sottrarre i propri dati bancari. A lanciare l’allarme sulla cybersecurity sono Bankitalia e Ivass, che hanno di conseguenza rafforzato il gruppo di coordinamento per la sicurezza cibernetica con l’obiettivo di proteggere i sistemi informatici interni e contribuire a garantire la sicurezza del sistema finanziario e assicurativo. 

La decisione del rafforzamento è stata presa “a tutela degli utenti di servizi finanziari digitali – si legge in una nota – con particolare attenzione alle persone e alle imprese che prima dell’epidemia facevano ricorso alla rete in misura modesta”. 

Tra i nuovi attacchi informatici evidenziati nelle ultime settimane ci sono ad esempio i messaggi di posta elettronica fraudolenti che pubblicizzano sedicenti cure contro il Coronavirus o fittizie iniziative di solidarietà per sottrarre ai destinatari somme di denaro e credenziali di accesso ai conti online. Ma si sono verificate anche offensive contro le infrastrutture informatiche ospedaliere, sia in Italia sia all’estero. 

Tra la attività del Computer Emergency Response Team di Bankitalia (Certbi) ci sono nell’ultimo periodo anche approfondimenti mirati, come ad esempio le vulnerabilità che derivano dal “boom” dello smart working che si è verificato in conseguenza del lockdown. il centro è impegnato, prosegue il comunicato, in interventi di innalzamento della consapevolezza del rischio in favore del personale della Banca e dell’Ivass e della cittadinanza nel suo complesso, e a breve saranno disponibili nuovi materiali illustrativi sui comportamenti da tenere per fruire in sicurezza del mobile banking e degli altri servizi finanziari digitali. 

Tra le attività messe in campo da Banca d’Italia e Ivass ci sono proprio quelle del Certbi, insieme alla partecipazione a tavoli tecnici internazionali ed europei delle banche centrali e del settore finanziario, per la definizione di linee guida sulla sicurezza e l’incident reporting nonché lo sviluppo di test europei sulla resilienza cyber delle infrastrutture e dei principali operatori. Poi l’emanazione di regolamentazione nazionale per rafforzare la governance dei processi informatici e i presidi in materia di sicurezza cibernetica, la vigilanza e la supervisione delle infrastrutture di mercato e degli operatori finanziari nazionali, lo scambio di informazioni e di ricerche con le altre istituzioni impegnate sul fronte della difesa da attacchi cibernetici, lo stimolo alla cooperazione pubblico-privato per la condivisione delle informazioni e per la creazione di capacità difensive, anche attraverso la gestione del Cert del settore finanziario italiano (CertFin), in collaborazione con l’Associazione bancaria italiana (Abi).

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