CYBERSECURITY

Attacchi di Phishing da un “finto Amazon”: l’allarme della Polizia

Il profilo Facebook “Agente Lisa” mette in guardia i consumatori sull’ultimo tentativo dei pirati informatici: un falso avviso del colosso dell’e-commerce che punta a impadronirsi delle credenziali delle vittime

Pubblicato il 29 Dic 2020

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Le festività natalizie, soprattutto in un periodo segnato dall’emergenza Covid-19, in cui in molti preferiscono l’e-commerce allo shopping nei negozi, si stanno dimostrando come una ghiotta occasione per i pirati informatici, che mettono a punto sempre nuove strategie per carpire le informazioni personali sugli utenti della rete con truffe e raggiri.

Tra i metodi più utilizzati, e che ancora oggi nonostante gli allarmi hanno più successo per gli hacker, c’è quello del phishing. Si tratta nella maggior parte dei casi di e-mail truffa provenienti da mittenti che potrebbero sembrare attendibili, e che chiedono agli utenti di cliccare su link malevoli da cui carpire le loro credenziali e poter poi utilizzarle per i loro fini criminali.

L’ultimo caso, su cui ha lanciato l’allarme la Polizia attraverso il proprio profilo Facebook “Agente Lisa” è una campagna di phishing che utilizza dei messaggi che sembrerebbero provenire da Amazon. I messaggi recitano testi simili a questo: “Secondo avviso: il tuo regalo di Amazon Prime è stato confermato. Puoi ritirare i tuoi regali qui”. Nella schermata che si apre cliccando sul link viene chiesto alle vittime di digitare gli stremi della propria carta di credito.

“Eccolo qui il messaggio che ingolosisce chi lo riceve – si legge sul post – ma se sei Agente Lisa non solo non ci caschi ma avvisi tutti per scongiurare l’ennesimo tentativo di phishing, con cui provano a rubare i dati della carta di credito”.

Per smascherare la truffa il post include anche alcuni screenshot e immagini del messaggio, utili agli utenti per capire meglio ed evitare di cadere in trappola. ”Quindi occhio – conclude il post – e avvisate i vostri conoscenti di non inserire dati personali e della carta di credito. Qui non si tratta del vero Amazon ma solo di chi usa il loro nome per truffare come è accaduto e accade a tanti altri marchi famosi. Specchietto per le allodole sono anche le recensioni false, come i profili che le mettono”.

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