Messaggi “mascherati” da e-mail ufficiali provenienti da Unicredit e Intesa Sanpaolo, che in realtà sono gli strumenti di massive campagne di phishing a opera di gruppi di criminali informatici. Ad aver individuato gli attacchi è il Bitdefender Antispam Lab, che riporta di come la campagna di phishing di Intesa Sanpaolo è stata attiva tra il 23 e il 24 giugno mentre quella che ha preso di mira Unicredit tra il 28 e il 30 giugno.
Queste campagne di phishing basate su email fraudolente – si legge in una nota di Bitdefender – sono state progettate con la massima efficienza, utilizzando loghi autentici, un linguaggio corretto e un layout simile alla corrispondenza legittima inviate dalle due istituzioni finanziarie.
Gli attacchi di phishing, apparentemente provenienti da indirizzi IP del Giappone, sono stati lanciati – secondo la ricostruzione di Bitdefender – dallo stesso gruppo criminale. I truffatori sono passati da una banca all’altra durante le campagne, lanciando brevi attacchi di due giorni, in modo da non essere intercettati dai sistemi di rilevamento delle frodi e dalle soluzioni antiphishing.
Le email fraudolente che hanno preso di mira i clienti di Intesa Sanpaolo “informano i destinatari che il loro conto è stato temporaneamente sospeso, perché precedentemente era stata ignorata una richiesta di effettuare una verifica obbligatoria sul proprio profilo dell’online banking. Inoltre – spiega la società specializzata in sicurezza informatica – nell’email gli hacker avvertono che le carte di credito e le transazioni bancarie online sono state disabilitate. Per riabilitarne l’uso, i clienti devono confermare la loro identità compilando gli stessi dati inseriti durante il processo di registrazione iniziale sul portale di Intesa”.
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“Le operazioni dei criminali informatici dietro queste truffe sono ben pianificate e continuano a sfruttare l’aumento delle transazioni online e l’incremento dell’uso del mobile banking – conclude Bitdefender – I criminali informatici che si nascondono dietro a queste recenti truffe torneranno senza dubbio a sfruttare altre banche nelle prossime settimane. I futuri prossimi tentativi di violazione delle credenziali di accesso o delle informazioni sull’account di clienti ignari potrebbero anche arrivare tramite email che chiedono di reimpostare la password o avvertono di tentativi di frode. In entrambi i casi, questi attacchi sono pensati per spingere le possibili vittime ad agire frettolosamente senza pensare”.
Per non cadere nella trappola Bitdefender consiglia di “mantenere un elevato livello di attenzione” e “trattare con cautela tutte le email in arrivo non richieste che chiedono di fornire informazioni personali”. In caso di dubbi, il consiglio è di mettersi in contatto con la propria banca o andare sul sito ufficiale per verificare la veridicità del messaggio sospetto, senza cliccare sul link ricevuto via email.