Il satellite al servizio di sicurezza e controllo dello stato di salute del nostro Pianeta. Il tema è stato al centro dell’evento l’evento “Happy Birthday Cosmo-SkyMed #10” che si è svolto a Roma in omaggio ai dieci anni dal lancio del primo satellite, effettuato nel 2007, che ha cambiato il modo di osservare la Terra, assicurando informazioni fondamentali per la nostra sicurezza e per comprendere i fenomeni che interessano il nostro Pianeta. Ne hanno parlato, riuniti al Maxxi, la ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli, il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, Gen. S.A. Carlo Magrassi, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, e l’Amministratore Delegato di Leonardo, Alessandro Profumo.
L’incontro ha celebrato i successi della più impegnativa impresa realizzata dall’Italia nel campo dell’Osservazione della Terra ed è stato l’occasione per porre l’accento sulle capacità del sistema Paese, che, grazie alla collaborazione tra enti, istituzioni, ricerca, università e industria, ha saputo costruire un insieme di satelliti senza uguali e assicurarsi una posizione preminente nel settore a livello mondiale. L’evento non è stato solamente il momento di ricordare i risultati conseguiti ma è stato soprattutto l’occasione per guardare all’imminente futuro, quando verrà lanciata Cosmo-SkyMed Second Generation (CSG), la nuova costellazione che sarà sempre più al passo con le esigenze di sicurezza e di controllo dello stato di salute del nostro Pianeta.
Cosmo-SkyMed è l’unica costellazione di osservazione della Terra a uso duale oggi esistente a livello globale. Nei primi dieci anni di attività ha catturato oltre 1 milione di scene radar in tutto il mondo, vigilando sulla Terra 24 ore su 24 in ogni condizione meteorologica e di visibilità: dal contributo alla sicurezza nazionale al supporto alle popolazioni colpite da disastri naturali come i terremoti dell’Aquila nel 2009 e di Amatrice del 2016, il ciclone Nargis in Birmania nel 2008 o l’uragano Harvey quest’anno, dal monitoraggio della deforestazione in Amazzonia alla fornitura di dati e strumenti per un’agricoltura sostenibile, dal controllo dei siti Unesco al monitoraggio del recedere dei ghiacci nelle regioni polari, fino al controllo degli sversamenti di petrolio nel Golfo del Messico in seguito all’esplosione della piattaforma Deepwater Horizon nel 2010.
Finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana, dal Ministero della Difesa e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il sistema Cosmo-SkyMed è frutto ed espressione delle eccellenze dell’industria spaziale italiana, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio, coadiuvate da un numero significativo di Piccole e Medie Imprese. In particolare, Thales Alenia Space (Thales 67%, Leonardo 33%) è la società capocommessa, responsabile dell’intero sistema, mentre Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%) ha realizzato il segmento di terra e ospita al Fucino il centro di comando e controllo della costellazione. I dati Cosmo-SkyMed sono commercializzati in tutto il mondo da e-Geos una joint venture tra Telespazio (80%) e ASI (20%). A partire dal 2018, la seconda generazione del sistema, anch’essa sviluppata da Leonardo e dalle sue joint venture, prenderà progressivamente il posto di quella attualmente in funzione, migliorando efficienza e capacità in settori fondamentali per la sicurezza e la protezione del nostro Pianeta quali il monitoraggio del territorio e la gestione sostenibile delle sue risorse, la sicurezza e la gestione di eventi naturali ed emergenze, la lotta agli effetti del cambiamento climatico.