SICUREZZA

Cybercrime, ecco la strategia anti-hacker di Poste Italiane

Nicola Sotira, responsabile tutela informazione della società, elenca le azioni chiave: focus sulla formazione del personale e sull’uso di tecnologie ad hoc per rendere le transazioni ultra-sicure. “Fattore umano decisivo per raggiungere i risultati”

Pubblicato il 16 Giu 2017

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Poste Italiane scende in campo contro il cybercrime. A delineare la strategia della società Nicola Sotira, responsabile tutela delle informazioni di Poste Italiane, in occasione di un workshop organizzato a Cosenza in collaborazione con la Polizia Postale.

“Stiamo agendo con una campagna di sensibilizzazione su tre fronti – ha spiegato Sotira – uno è un fronte interno. Anche nella nostra organizzazione bisogna aumentare il livello di consapevolezza degli strumenti digitali”. Sotira ha ricordato che l’azienda “sta facendo formazione, lanciando delle applicazioni per capire la conoscenza di questi strumenti. Lo stesso stiamo facendo all’esterno”. Poste collabora con “associazioni di categoria, il Museo del Fumetto col quale abbiamo un messaggio più specifico verso gli adolescenti e poi a Cosenza abbiamo un master con l’Università della Calabria, che diventerà permanente”. Il manager di Poste ha comunque lanciato dei messaggi rassicuranti per i cittadini che ormai si affidano al web per effettuare le transazioni finanziarie. La sicurezza informatica in Poste è garantita. “Assolutamente – ha aggiunto Sotira – Poste è un’azienda che investe moltissimo su questo tema, è presentissima con investimenti davvero grandi sia in capitale umano che in tecnologie all’avanguardia”.

Secondo il manager il fattore umano ha un ruolo chiave nel settore della cybersecurity. “Le debolezze delle persone, soprattutto dei più giovani, sono un facile bersaglio per i criminali che frequentano il web. Gli attacchi informatici fanno leva sulla fiducia, l’empatia e il tono emozionale, che diventano il cavallo di Troia per rubare informazioni riservate, personali o aziendali. – ha puntualizzato Sotira – La prima difesa è il fattore umano. Se uno clicca su una mail senza aver verificato da chi arriva o accede a dei siti e lascia le sue credenziali sul sito sbagliato, può provocare dei danni a se stesso, ma anche alle organizzazioni. Bisogna aumentare la consapevolezza. Oggi assistiamo a questo incredibile gap tra la tecnologia che negli ultimi anni ha fatto un incredibile salto avanti. Le riviste dei tecnici parlano di computer sempre più complessi, di potenze di calcolo esagerate. Però, il cittadino comune, molto spesso non conosce tutte queste cose”.

Per Sotira è fondamentale “andare a recuperare questo gap culturale, allineare tutti e usare consapevolmente questi strumenti per averne i benefici che possono dare“. Nella sua sede di Cosenza, Poste ha istituito un centro per il controllo informatico delle operazioni postali, dove viene svolta un’intensa attività di monitoraggio, prevenzione e contrasto dei reati informatici su tutto il territorio nazionale.

L’attivutà del centro si cincentra su 3 aree di ricerca: protezione dell’utente dalle alterazione nella fase di rilascio di servizi via internet e rilevazione dei propri dati; dematerializzazione sicura per la sicurezza delle informazioni; protezione dei servizi digitali, con un’attenzione particolare per l’e-payment.

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