IL REPORT

Cybercrime, Italia prima in Europa per attacchi malware

Secondo le rilevazioni di Trend Micro il nostro Paese è il più colpito anche sul fronte dei ransomware. Tra i settori bersagliati ci sono pubblica amministrazione, sanità, tech, manifatturiero e banking

Pubblicato il 13 Lug 2022

Boom di attività cybercriminali nel mese di maggio: l’Italia è prima in Europa per attacchi ransomware e malware. Inoltre, il nostro Paese si mantiene nelle prime posizioni degli stati più bersagliati anche a livello globale. I cinque settori in ordine più colpiti dai cybercriminali in Italia sono stati: Pa, sanità, tech, manifatturiero e banking. Il dato emerge dall’ultimo report di Trend Micro, specialista delle soluzioni di cybersecurity.

Le dimensioni del fenomeno

Nel dettaglio, Trend Micro comunica che a maggio il numero totale di ransomware intercettati in tutto il mondo è stato di 1.336.000. L’Italia come anticipato è il Paese più colpito in Europa e il sesto al mondo con una percentuale di attacchi subiti del 4,44%. Le prime posizioni di questa classifica vedono Stati Uniti (19,82%), Turchia (12,13%), Giappone (5,81%), Taiwan (5,73%) e India (5,71%).

Per quanto riguarda i malware, l’Italia invece è prima in Europa e quinta al mondo per numero di attacchi intercettati (17.396.690) preceduta da Giappone (127.120.942), Stati Uniti (77.384.579), India (24.534.066), Brasile (22.617.407).

A maggio 2022 Trend Micro ha gestito in tutto il mondo 500 miliardi di query e fermato 11,5 milioni di minacce, di cui il 58,6% arrivava via e-mail. I dati sono frutto delle analisi della Smart Protection Network, la rete di intelligence globale di Trend Micro che individua e analizza le minacce e aggiorna costantemente il database online relativo agli incidenti cyber, per bloccare gli attacchi in tempo reale grazie alla migliore tecnologia platform-based disponibile sul mercato. La Smart Protection Network è costituita da oltre 250 milioni di sensori e blocca una media di 65 miliardi di minacce all’anno, con il record di 94 miliardi di minacce bloccate nel 2021.

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