LO SCENARIO

Cybercrime, le pmi italiane in allarme: scatta il ricorso alle polizze assicurative



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Il 68% delle aziende prevede di subire un attacco informatico nel 2025 e si sale al 74% se si considerano anche altre criticità come truffe, hackeraggi, ransomware e blocchi di attività. Il 41% delle piccole e medie imprese ha già sottoscritto una copertura e il 34% di quelle che ancora non ne dispone sta valutando di passare all’azione in tempi brevi. Il report di Qbe Insurance

Pubblicato il 22 ott 2024



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In Italia le piccole e medie imprese adotta un approccio pragmatico verso l’emergenza cybercrime: più di tre su quattro, infatti, per l’esattezza il 78%, affermano di essere fiduciose rispetto alla propria capacità di affrontare i rischi informatici, mentre il rimanente 22% ha ben chiaro di dover migliorare la propria resilienza nel campo della cybersecurity. Tra le aziende, intanto, si fa strada la consapevolezza di mettere in campo, tra gli strumenti di difesa, anche la protezione assicurativa.

E’ quanto emerge da un sondaggio realizzata da Research Dogma per conto di Qbe Italia, gruppo assicurativo specializzato in business insurance, su un campione di 400 aziende tra i 10 e i 249 dipendenti. Dalla survey emerge che il 51% delle Pmi italiane ha sperimentato un evento IT critico nell’ultimo anno, ma la percentuale sale al 63% se si considerano soltanto le società attive nell’e-commerce, più esposte ai rischi legati alla sicurezza informatica.

Potenziare le misure di protezione

Dalla rilevazione emerge che dopo il caso CrowdStrike-Microsoft di luglio 2024 il 37% dei manager ha deciso di potenziare le misure di cyber protezione, anche sulla scorta del fatto che il 64% del campione afferma di aver subito attacchi informatici nel corso degli ultimi 3 anni, con in prima linea truffe informatiche, hackeraggi, ransomware e blocchi di attività.

Proteggere l’azienda e i clienti

“Il numero delle cyber minacce è in aumento, ma con esse cresce anche la consapevolezza delle imprese italiane sul tema – spiega Stefano Pompeo, senior cyber underwriter di QBE Italia – È necessario continuare a mantenere un atteggiamento sereno ma prudente, valutando le diverse soluzioni per proteggere sia l’azienda sia i suoi clienti”.

Si fa strada la cyber insurance

I dati confermano come la scelta di mettere in campo una copertura assicurativa dedicata ai rischi cyber sia una strategia che sempre più aziende prendono in considerazione: il 41% delle Pmi, infatti, afferma di aver sottoscritto una copertura polizza di questo genere mentre il 34%, tra quelle che ancora non l’hanno fatto sta valutando anche questa soluzione. Da qui i dati sulla potenzialità di crescita del mercato della cyber insurance: la penetrazione futura delle polizze cyber, secondo il sondaggio, potrebbe velocemente arrivare a raggiungere il 61% tra le pmi.

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