LO STUDIO

Cybercrime: Liguria, Molise e Valle d’Aosta le regioni più attaccate

Tra 2010 e 2015 è cresciuto del 51% il numero di crimini informatici in Italia. In rapporto alla popolazione, il fenomeno è più diffuso in Liguria mentre la Puglia è la regione con la più bassa densità di reati. I risultati dello studio di Das

Pubblicato il 05 Lug 2017

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La Liguria, con una denuncia all’autorità giudiziaria ogni 246 abitanti, è la regione italiana con la più elevata frequenza di reati informatici, seguita da Molise (con 1 denuncia ogni 290 residenti) e Valle d’Aosta (1/294). È quanto emerge da un’analisi condotta da Das, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale.

“La nostra ricerca – spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di Das – evidenzia un fenomeno preoccupante. Nel periodo che abbiamo analizzato le denunce delle forze di polizia all’autorità giudiziaria per reati informatici sono cresciute in Italia di oltre il 51%, con un’incidenza di un reato ogni 393 abitanti. I danni economici per chi subisce questo tipo di reato possono essere rilevanti e a volte difendersi in giudizio può essere complicato e richiedere tempi lunghi. Abbiamo creato “Difesa Web”, in risposta alle due principali esigenze espresse dal mercato: da un lato l’aspetto di prevenzione e monitoraggio dei propri dati, dall’altro il supporto legale necessario in caso furto d’identità”.

Tra le regioni dove la densità di reati informatici rispetto alla popolazione è superiore alla media nazionale ci sono anche Campania, con una denuncia ogni 328 residenti, Piemonte (1/343), Friuli Venezia Giulia (1/349), Emilia-Romagna (1/358), Toscana (1/378) e Lazio (1/386). Dallo studio di DAS emerge anche che Puglia (1 denuncia all’autorità giudiziaria ogni 503 abitanti), Sicilia (1/496) e Basilicata (1/483) sono le regioni con la più bassa frequenza di reati informatici.

Das ha rilevato che tra il 2010 e il 2015 il numero assoluto di reati informatici è cresciuto in modo rilevante in tutte le regioni. Il fenomeno è più che raddoppiato in Friuli Venezia Giulia (+133,8%), Umbria (+102,3%) e Liguria (+101,6%) ma percentuali elevate di crescita si sono registrate anche in Molise (+99,1%), Trentino Alto Adige (+90,2%) e in misura minore in Basilicata (+69,4%). Le regioni dove il fenomeno dei reati informatici sembra essere cresciuto meno negli ultimi 5 anni sono Campania (+17,1%), Valle d’Aosta (+19,5%) e Puglia (+34,5%).

pos

Regioni

Frequenza reati informatici

(popolazione/reati)

pos

Regioni

var% numero reati informatici

(2015/2010)

1

Liguria

246,4

1

Friuli V.G.

133,8%

2

Molise

289,9

2

Umbria

102,3%

3

Valle d’Aosta

294,3

3

Liguria

101,6%

4

Campania

327,8

4

Molise

99,1%

5

Piemonte

342,7

5

Trentino A.A.

90,2%

6

Friuli V.G.

348,9

6

Basilicata

69,4%

7

Emilia-Romagna

358,2

7

Veneto

68,9%

8

Toscana

378,1

8

Piemonte

64,0%

9

Lazio

386,0

9

Sardegna

63,6%

10

Abruzzo

398,2

10

Lazio

63,5%

11

Lombardia

402,6

11

Toscana

62,5%

12

Umbria

411,0

12

Emilia-Romagna

57,4%

13

Trentino A.A.

415,9

13

Lombardia

48,0%

14

Sardegna

437,0

14

Marche

45,2%

15

Veneto

442,4

15

Abruzzo

35,9%

16

Marche

459,2

16

Calabria

35,6%

17

Calabria

471,9

17

Sicilia

35,3%

18

Basilicata

482,9

18

Puglia

34,5%

19

Sicilia

496,2

19

Valle d’Aosta

19,5%

20

Puglia

503,3

20

Campania

17,1%

Italia

392,57

Italia

51,2%

Fonte: Rielaborazione DAS su dati Istat

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