LA RICERCA

Cybersecurity, i ceo non hanno affatto le idee chiare



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Il report Kaspersky: nonostante i forti investimenti degli ultimi anni, quasi la metà dei dirigenti ha ancora problemi con “le basi” della sicurezza informatica, e non è in grado di pianificare strategie per proteggere dati e informazioni dagli attacchi degli hacker

Pubblicato il 11 giu 2024



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Nonostante aziende e pmi abbiano investito milioni di euro nell’IT negli ultimi anni, quasi la metà (48%) dei dirigenti è confusa dai principali termini di base della cybersecurity, come malware, phishing e ransomware, rappresentando il principale ostacolo alla comprensione della sicurezza informatica da parte del management C-level e a come affrontarla. Ne consegue che, quando si parla di cybersecurity, dirigenti, C-suite executive e responsabili IT spesso non sanno come proteggere gli asset più importanti della loro azienda: dati e informazioni dagli attacchi informatici.

È quanto emerge da un nuovo report di Kaspersky (SCARICA QUI IL DOCUMENTO COMPLETO), in cui si rivela che, I dati mostrano le sfide e le difficoltà che le aziende in Europa e a livello globale devono affrontare nella lotta contro le minacce informatiche in un panorama sempre più complesso, guidato dall’intelligenza artificiale e da attori delle minacce avanzate.

Dirigenti sopraffatti dalla complessità del problema

Nella sua ultima ricerca, Kaspersky ha scoperto che, nonostante i costanti avvisi di minacce alla sicurezza informatica e i crescenti investimenti nei meccanismi di difesa digitale, i dirigenti aziendali sono sopraffatti dalla complessità di proteggere le proprie organizzazioni dagli incessanti attacchi digitali.

Sebbene siano consapevoli dei pericoli, il report di Kaspersky ha evidenziato che la maggior parte dei dirigenti sottovaluta l’abilità e la costanza degli attori delle minacce nell’infiltrarsi nei propri obiettivi. Questo, unito a un’allocazione poco chiara delle risorse, lascia una percentuale significativa di responsabili aziendali alle prese con la propria strategia di difesa digitale. Quasi la metà (48%) degli specialisti di sicurezza C-suite rivela che il linguaggio è il principale ostacolo alla comprensione della cybersecurity da parte del management e al modo in cui affrontarla. Anche le limitazioni di budget (47%) e la formazione insufficiente (43%) sono sfide significative.

“È fondamentale che i dirigenti riconoscano la difficile realtà della sicurezza informatica nell’era digitale di oggi, in cui i dati hanno un ruolo fondamentale – spiega Cesare D’Angelo, General Manager Italy & Mediterranean di Kaspersky -. Investendo nella formazione, implementando servizi di threat intelligence, promuovendo una cultura della resilienza informatica e dotando ogni dipendente delle conoscenze e degli strumenti necessari per contrastare le minacce informatiche, possiamo ribaltare la situazione a nostro favore nei confronti dei cyber criminali”.

Il problema della carenza di digital skill

La mancanza di competenze informatiche a livello globale sta influenzando anche il modo in cui le aziende reagiscono alle minacce, con il 75% che considera questa carenza un grave problema a lungo termine. Inoltre, i veri e propri errori commessi dai dipendenti sono la causa di oltre il 10% degli incidenti informatici, di questi il 16% è provocato dal personale, il 15% dai dipendenti IT % e il 14% dai dirigenti IT. Le violazioni intenzionali delle policy di sicurezza informatica da parte dei dipendenti hanno rappresentato più di un quarto (26%) di tutti gli incidenti informatici degli ultimi due anni.

Necessarie soluzioni automatizzate e flessibili

Kaspersky analizza le sfide di cybersecurity decisive affrontate dalle aziende a livello globale, basandosi sui risultati ottenuti negli ultimi tre anni. Gli insight rivelano la crescente necessità di soluzioni di protezione informatica automatizzate e flessibili, dotate di funzionalità avanzate che consentono alle aziende di rilevare, investigare e rispondere efficacemente alle minacce avanzate in tempo reale. Inoltre, le evidenti lacune nelle conoscenze in materia di cybersecurity da parte dei responsabili C-suite e la carenza di competenze evidenziano la crescente necessità di prodotti Edr e Xdr a più livelli che si adattino alle diverse esigenze aziendali, offrendo al contempo un approccio proattivo alla cybersecurity.

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