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Cybersecurity, il Viminale: dal 2023 in media 33,5 attacchi al giorno



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I dati del ministero dell’Interno: indagate in poco più di un anno e mezzo 333 persone per oltre 19mila offensive cyber. Quasi 89mila i reati online, tra i quali più di 16mila frodi informatiche e 28mila truffe online

Pubblicato il 19 ago 2024



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Oltre 19mila attacchi cyber scoperti in Italia dal primo gennaio 2023 al 31 luglio 2024, per una media di 33,5 offensive al giorno, che hanno portato le forze dell’ordine a mettere sotto indagine 333 persone. A scattare la fotografia è il dossier di Ferragosto del Viminale, che illustra l’attività del ministero dell’Interno nel corso degli ultimi 19 mesi.

Le strutture del Viminale per la sicurezza informatica

La rilevazione pubblicata dal Viminale dà conto dell’attività del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica a livello centrale, dove opera il Cnaipic, o Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche. Presso questa struttura sono istituiti i Nuclei Operativi per la Sicurezza Cibernetica su base regionale, che contano sul Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia On Line (Cncpo), il Commissariato di Pubblica Sicurezza on line, 18 Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica (Cosc) di livello regionale e 82 Sezioni Operative per la Sicurezza Cibernetica (Socs) di livello provinciale.

I numeri del ministero dell’Interno

Guardando più in generale ai reati online rilevati nel corso degli ultimi 19 mesi, il Viminale evidenzia che sono stati complessivamente 88.797, per un totale di 12.605 indagati. Di questo “contenitore” più ampio fanno parte 4.252 casi di pedopornografia e adescamento on line (con 1.972 indagati), 15.177 reati contro la persona (2.116 indagati), 16.077 frodi informatiche (1.536 indagati), 28.001 truffe online (5.711 indagati), e 805 reati in ambito postale (71 indagati). Stando ai numeri pubblicati dal Viminale, infine, le forze dell’ordine specializzate nel contrasto ai crimini informatici sono intervenute in 316 casi per prevenire azioni terroristiche, per un totale di 72 indagati.

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