Banca d’Italia e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn) lanciano la difesa “partecipata”, con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa per la collaborazione in materia di sicurezza cyber. In linea con la Strategia Nazionale di Cybersicurezza 2022-2026, e nell’ambito di uno scenario globale caratterizzato da un costante inasprimento della minaccia cyber, si tratta del primo accordo – firmato dal Direttore generale di Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, e dal direttore generale dell’Acn, Roberto Baldoni – per lo scambio informativo e la cooperazione siglato dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
Scambio di informazioni alla base del paradigma di difesa partecipata
Le due istituzioni si impegnano così a cooperare per innalzare il livello di resilienza cibernetica dei rispettivi ambiti di competenza, scambiando informazioni e realizzando sinergie virtuose per la protezione dalla minaccia cyber, secondo il paradigma della “difesa partecipata”. In particolare, verranno scambiate informazioni idonee a prevenire e contrastare incidenti cyber che, anche potenzialmente, possano riguardare gli ambiti di interesse di ciascuna delle due istituzioni. Inoltre, la collaborazione permetterà lo scambio di report informativi riferiti a tecniche, tattiche e procedure di attacco o tecnologie di prevenzione e protezione dalle minacce cyber.
Acn incrementerà efficacia delle azioni di prevenzione
L’accordo consentirà all’Acn di incrementare l’efficacia delle azioni di prevenzione e protezione dagli attacchi informatici, attraverso la cooperazione e lo scambio informativo con la Banca che, tramite il proprio Cert Istituzionale (Certbi), ha raggiunto un elevato grado di maturità, riconosciuto in ambito nazionale e internazionale, nelle attività di cyber threat intelligence applicata alla difesa preventiva, proattiva e reattiva.
Banca d’Italia rafforza ruolo di osservatore privilegiato delle cyber threats
La Banca, da par suo, incrementerà l’efficacia delle proprie autonome capacità di protezione cyber, mediante la cooperazione e le informazioni scambiate con l’Agenzia, in ragione del suo ruolo istituzionale e in qualità di osservatore privilegiato a livello nazionale dello scenario della minaccia cyber.