Prende forma l’Agenzia nazionale per la cybersicurezza. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto, firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dal ministro dell’Economia Daniele Franco, che regola il passaggio di una parte del personale del Dis al nuovo ente che si occuperà della sicurezza cibernetica del Paese.
Il provvedimento individua “ i termini e le modalità per assicurare, mediante opportune intese, la prima operatività dell’Agenzia attraverso l’individuazione di appositi spazi, in via transitoria e per un periodo massimo di ventiquattro mesi, e, nel rispetto delle specifiche norme riguardanti l’organizzazione e il funzionamento del Dis, per il trasferimento delle funzioni, dei beni strumentali e della documentazione, anche classificata, per l’attuazione delle disposizioni del decreto-legge e la corrispondente riduzione di risorse finanziarie ed umane da parte del Dis”.
Per i primi mesi di attività l’Agenzia guidata da Roberto Baldoni avrà sede a Roma in Largo Santa Susanna, storica sede del Dis, che nel frattempo si è trasferito nei nuovi uffici di Piazza Dante dove ci sono anche Aisi e Aise.
Il passaggio di consegne non sarà repentino. Il decreto stabilisce infatti che il Dis debba assicurare “con intesa, la prosecuzione, non oltre il 31 marzo 2022, dell’erogazione dei servizi informatici necessari alla prima operatività dell’Agenzia, tra cui quelli per garantire la continuità del servizio del Csirt Italia e del perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, assicurandone la fruibilità dalla sede dell’Agenzia”.
L’Agenzia infatti, come da decreto istitutivo prende in carico tutte le funzioni cyber prima in capo al Dis.
L’Agenzia sarà a regime con 800 dipendenti del più alto livello – si parte con 300 unità – presi dalla Pubblica amministrazione e poi anche attraverso gare e chiamate dirette.
Per quanto riguarda la dotazione finanziaria sul piatto ci sono 41.000.000 di euro per l’anno 2022, 70.000.000 di euro per l’anno 2023, 84.000.000 di euro per l’anno 2024, 100.000.000 di euro per l’anno 2025, 110.000.000 di euro per l’anno 2026 e 122.000.000 di euro a decorrere dall’anno 2027.
Cos’è l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale
Istituita con il decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82, convertito nella legge del 4 agosto 2021, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) nasce con lo scopo di coordinare – si legge nel decreto istitutivo – “i soggetti pubblici coinvolti in materia di cybersicurezza a livello nazionale” e di promuovere “la realizzazione di azioni comuni dirette ad assicurare la sicurezza e resilienza cibernetiche per lo sviluppo della digitalizzazione del paese, del sistema produttivo e delle PA, nonché per il conseguimento dell’ autonomia, nazionale ed europea, riguardo a prodotti e processi informatici di rilevanza strategica a tutela degli interessi nazionali nel settore”.
L’Agenzia “assicura nel rispetto delle competenze attribuite dalla normativa vigente ad altre amministrazioni, il coordinamento tra i soggetti pubblici coinvolti in materia di cybersicurezza a livello nazionale e promuove la realizzazione di azioni comuni dirette ad assicurare la una cornice di sicurezza e la resilienza cibernetiche per lo sviluppo della digitalizzazione del Paese, del sistema produttivo e delle pubbliche amministrazioni, nonché per il conseguimento dell’autonomia, nazionale ed europea, riguardo a prodotti e processi informatici di rilevanza strategica a tutela degli interessi nazionali nel settore”.
Acn avrà il compito di predisporre la strategia nazionale di cybersicurezza.
Inoltre presso l’Acn, di cui costituisce una sorta di prima linea che, nelle situazioni di crisi, assicura supporto al premier e al Cisr. Il nucleo è composto dal consigliere militare del premier, da un rappresentante, rispettivamente, del Dis, dell’Aise, dell’Aisi e di ciascuno dei ministeri rappresentati nel comitato interministeriale per la sicurezza della repubblica (Cisr). Vi fanno parte inoltre un rappresentante del ministero dell’Università, il ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, e un rappresentante del dipartimento della protezione civile di Palazzo Chigi. A presiedere il nucleo è lo stesso direttore dell’Acn.