L'INIZIATIVA

Cybersecurity, parte la formazione ad hoc per le Pmi italiane

Protocollo d’intesa tra l’Agenzia nazionale, Generali e Confindustria per promuovere maggiore consapevolezza su rischi e impatti sul business. Prevista la creazione del Cyber Index Pmi, primo tassello del futuro Indice nazionale

Pubblicato il 20 Ott 2022

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La cultura delle cybersecurity, dai potenziali rischi al loro impatto sul business, entra nelle Pmi italiane: merito del protocollo d’intesa triennale firmato da Confindustria e Generali, che si farà carico proprio di promuovere, valorizzare e diffondere fra le piccole e medie imprese una maggiore consapevolezza sul tema. All’iniziativa prenderà parte anche l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), la quale – afferma una nota – “imprimerà un impulso decisivo alla diffusione tra le imprese della cultura della protezione cibernetica, obiettivo al centro della partnership già avviata tra Generali e Confindustria“.

Verso il Cyber Index Pmi

Il protocollo prevede la creazione del “Cyber Index Pmi”, un vero e proprio rapporto che fotografa lo stato di consapevolezza in materia di cyber security all’interno delle organizzazioni aziendali di piccole e medie dimensioni. Il rapporto rappresenta, anche a livello metodologico, il primo tassello del futuro Cyber Index italiano, così come previsto dalla Strategia nazionale di cybersicurezza, l’indice nazionale che andrà ad alimentare il Cyber Index europeo.

Il “Cyber Index Pmi” sarà sviluppato con il contributo dell’Osservatorio cybersecurity & data protection della School of Management del Politecnico di Milano, partner scientifico dell’iniziativa, con il coinvolgimento di esperti Acn ed esperti Generali, oltre alla Rete agenziale.

Promuovere la crescita sicura delle imprese

“Assicurare lo sviluppo delle nostre aziende in un contesto di trasformazione digitale – ha spiegato il direttore generale dell’Agenzia, Roberto Baldoni – vuol dire anche metterle in condizione di saper gestire il rischio di attacchi cyber. Il protocollo va proprio in questa direzione: promuovere la crescita sicura nel digitale delle piccole e medie imprese attraverso un percorso di consapevolezza e prevenzione rispetto agli attacchi cibernetici che stanno affliggendo i paesi più industrializzati, inclusa l’Italia”.

“L’adozione di strumenti di autovalutazione standard come il Cyber Index Pmi – ha proseguito – consente alle aziende di capire il loro grado di maturità nell’affrontare la minaccia cyber all’interno del loro settore e predisporre quindi opportune misure tecnologiche e organizzative per alzare il livello di protezione e stimare il cosiddetto rischio residuo. Ai partner tecnologici e assicurativi permetterà di proporre soluzioni adeguate alle esigenze di ogni azienda consentendo al mercato di rispondere in maniera efficace alla domanda. Il Cyber Index Pmi si inserisce, tra l’altro, nel più ampio framework metodologico di costruzione dell’indice italiano che andrà ad alimentare il Cyber index europeo in modo da assicurare la più ampia coerenza con quest’ultimo”.

“Consapevoli della nostra responsabilità sociale in qualità di primo assicuratore in Italia – ha affermato da parte sua Giancarlo Fancel, Country manager & ceo di Generali Italia – vogliamo contribuire in maniera concreta a diffondere tra le imprese la cultura della cybersicurezza, ad accrescere la consapevolezza della vulnerabilità rispetto al rischio informatico e l’importanza dell’adozione di adeguate soluzioni assicurative. Oggi, con la sigla del protocollo d’intesa con Confindustria e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, miriamo a rafforzare questi obiettivi, mettendo a disposizione delle organizzazioni aziendali le nostre competenze e la nostra esperienza in tema di identificazione dei rischi cyber, oltre a strumenti assicurativi innovativi.”

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