WORLD PASSWORD DAY

Cybersecurity, pin e password non bastano più: gli italiani si affidano alla biometria

L’indagine di Nuance: 1 utente su 5 vittima di frodi digitali. Quasi il 40% ripone la propria fiducia nell’autenticazione biometrica per proteggere le informazioni personali dagli attacchi hacker

Pubblicato il 06 Mag 2021

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Pin e password sono sempre più spesso insufficienti per proteggere i dati degli utenti, mentre gli approcci più innovativa alla sicurezza dell’autenticazione online convergono su forme più innovative, come quelle basate sulla tecnologia biometrica. In questo contesto gli italiani sono sempre più disposti a ricorrere a questo genere di soluzioni pur di tenere al sicuro le informazioni personali. Sono le tendenze che emergono dall’ultima indagine condotta da Nuance communications, società specializzata nelle innovazioni di intelligenza artificiale conversazionale.

Dallo studio emerge che i metodi di autenticazione basati su username e password, o su un codice pin, sono facili da sottrarre e spesso vengono scambiati dai criminali informatici sul dark web per attività fraudolente e attacchi, provocando spesso furti di identità e danni economici. Negli ultimi dodici mesi infatti, secondo i dati pubblicati da Nuance, il 19% degli italiani è stato vittima di frodi digitali: tra questi, quasi un utente su quattro (24%) ha dichiarato di aver perso fino a 250 euro, il 17% fino a 500 euro. Tanto che la perdita media per persona causata dall’autenticazione inefficiente è stata di circa 2.600 euro, per la precisione circa 3mila euro per gli uomini  e 2.250 euro per le donne.

A rendere inefficaci le credenziali tradizionali concorrono le tecniche sempre più sofisticate utilizzate dagli hacker, ma ance la negligenza degli utenti: il 18% infatti dice di utilizzare le stesse due o tre password o su varianti simili, causando così notifiche di compromissione delle password almeno una volta al mese.

Dall’indagine emerge anche che quasi un consumatore su cinque, per la precisione il 17%, dimentica almeno una volta al mese le proprie credenziali quando prova a utilizzare chiavi d’accesso sempre diverse per i vari servizi e account: il 24% di loro ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.

Una risposta efficace a questi problemi, secondo i dati di Nuance, può essere l’autenticazione biometrica, che a oggi rappresenta l’evoluzione più prossima all’autenticazione digitale per permettere alle aziende di prevenire le frodi informatiche e garantire la sicurezza dei propri clienti e dipendenti, in quanto non è suscettibile di manomissioni. Così più del 30% dei consumatori intervistati afferma di fidarsi della tecnologia biometrica nelle sue varie forme – impronta digitale (18%), facciale (8%), comportamentale (4%) e vocale (3%) – o nella combinazione (6%) di alcune di esse.

Brett Beranek
“Il World Password Day di quest’anno arriva nel mondo della sicurezza in un momento particolare: oltre all’evolvere dell’emergenza sanitaria, lo scorso anni e gli ultimi mesi sono anche stati testimoni della crescita esponenziale di attacchi informatici fraudolenti. Approfittando di eventuali falle di sicurezza durante la pandemia, i cyber criminali stanno mettendo in atto tentativi sempre più sofisticati per accedere a dati e informazioni sensibili degli utenti – afferma Brett Beranek, VP and GM, security and biometrics, Nuance – In questo scenario complesso e nell’ottica di fare chiarezza sulla vulnerabilità di PIN e password, è importante che le aziende comprendano le esigenze e le problematiche dei clienti digitali e investano in tecnologie di autenticazione biometrica che garantiscano quella sicurezza e velocità che i clienti si aspettano, tanto più in un momento di emergenza”.

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