Scade il prossimo 13 ottobre, alle 12, la nuova gara strategica bandita da Consip sulla cybersecurity. “Sicurezza on premises: sicurezza perimetrale, protezione degli endpoint e anti-apt”, questo il titolo del bando, si concentrerà sulla fornitura di prodotti di sicurezza infrastrutturale volti a garantire protezione dalle minacce informatiche e controllo degli accessi alla propria infrastruttura di rete.
L’iniziativa, che si colloca nel piano delle gare strategiche Ict in attuazione del “Piano triennale per l’informatica nella Pa 2020-2022”, segue le prime due gare già bandite in materia da Consip (“Servizi di sicurezza on premises: strumenti di gestione, protezione email, web e dati” e “Servizi di sicurezza da remoto”) con l’intento di rispondere alla continua esigenza di contrastare minacce informatiche sempre più avanzate.
Verso un accordo quadro mono fornitore
L’iniziativa è suddivisa in 3 lot del valore complessivo di 170 milioni di euro: fine ultimo è l’aggiudicazione di un accordo quadro mono fornitore a condizioni tutte fissate della durata di 24 mesi. Le Pa potranno successivamente stipulare i contratti esecutivi con i fornitori selezionati da Consip senza riaprire il confronto competitivo. L’accordo quadro mette a disposizione: prodotti (Next generation firewall, Network access control, Endpoint protection platform /Endpoint detection & response, Server protection platform, Protezione anti-advanced persistent threat) e servizi connessi (installazione e configurazione, formazione e affiancamento, manutenzione, contact center ed help desk, hardening su client, supporto specialistico).
La gara è stata sviluppata tenendo conto del contesto normativo in forte evoluzione derivante dall’entrata in vigore della Legge 133/2019 (Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica) e più recentemente con il Dl 82/2021 (Disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell’architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale), poi convertito nella legge 109/2021.