Impulso al rilancio della competitività e della produttività del Sistema Paese attraverso digitalizzazione, innovazione e cybersecurity della PA. E’ questa la sfida della missione n. 1 del Pnrr in cui si inserisce l’accordo tra il Cnel e la Ciu-Unionquadri che punta a lanciare una campagna di alfabetizzazione rivolta alle categorie professionali pubbliche e private.
Cosa prevede l’accordo Cnel-Ciu Unionquadri
L’iniziativa, focalizzata sulla cybersicurezza e sull’uso trasparente e responsabile dei dati è stata al centro dell’incontro fra il presidente della Ciu-Unionquadri Gabriella Àncora e il presidente del Cnel Tiziano Treu: sul tavolo la necessità di nuovi percorsi di sensibilizzazione sul tema della sicurezza cibernetica e della protezione dei dati.
Ciu-Unionquadri e Cnel si faranno promotori di una campagna di alfabetizzazione rivolta alle categorie professionali e focalizzata sulla cybersicurezza e sull’uso trasparente e responsabile dei dati, anche sulla spinta delle recenti iniziative normative dell’Unione europea in tema di innovazione e sicurezza (tra le quali spicca la proposta di Regolamento sull’Intelligenza artificiale del 21 aprile scorso e le due proposte di direttiva NIS2 in tema di cybersicurezza e Cer sulla resilienza dei soggetti critici del 16 dicembre 2020).
Per la Ciu erano presenti, oltre alla presidente Àncora, anche il rappresentante della Confederazione presso il Consiglio dell’Economia e del Lavoro Francesco Riva e il rappresentante Ciu presso il Comitato Economico e Sociale a Bruxelles Maurizio Mensi, che all’interno del Comitato ricopre anche il ruolo di Presidente del gruppo di lavoro sull’Intelligenza artificiale.
Oltre a sottolineare l’importanza del ruolo delle Parti Sociali e la rappresentanza dei Quadri anche nell’ambito della PA, nel corso dell’incontro è emersa la necessità di valutare l’avvio di specifici percorsi di sensibilizzazione sul tema della sicurezza cibernetica e protezione dei dati, anche alla luce dell’approvazione del parere espresso dal Comitato Economico e Sociale europeo riguardo alla direttiva relativa alle misure comuni di cibersicurezza nell’Ue.
Più cybersecurity per PA e aziende
“Aumentare la resilienza dei soggetti pubblici e privati contro le minacce derivanti da attacchi cibernetici e fisici rappresenta un fattore indispensabile per dare una prospettiva di sicurezza a cittadini e imprese – dice la presidente Àncora -. Come Ciu-Unionquadri riteniamo fondamentale iniziare a colmare il gap formativo in tema di nuovi linguaggi digitali e, nel contempo, aumentare la consapevolezza dei rischi informatici sulla sicurezza dei dati (personali e non) della popolazione, delle attività produttive e delle istituzioni”.
Per questo il Ciu-Unionquadri ha offerto la collaborazione al Cnel “così da promuovere – spiega Àncora – un percorso comune di alfabetizzazione digitale e sensibilizzazione contro le minacce informatiche, per garantire che tutti i cittadini e le imprese possano beneficiare di servizi e strumenti digitali affidabili e sicuri. Voglio ringraziare il Presidente Treu per la grande sensibilità mostrata al tema”.
La digitalizzazione aumenta il livello di vulnerabilità di singoli e imprese, oggi scarsamente preparate alla gestione di tali criticità. Già il Regolamento europeo 2021/241 che ha istituito il dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento cardine del pacchetto “Next Generation EU” indica che, per garantire un considerevole livello di fiducia nelle tecnologie è indispensabile riporre la massima attenzione ai temi riguardanti la sicurezza informatica. Solo così, infatti, sarà possibile avviare al successo l’ambizioso programma di trasformazione digitale nell’Unione europea, una precondizione, però, minacciata da molte insidie esterne.
Difesa delle infrastrutture tecnologiche
“Avere personale formato specificamente nel contrasto alle minacce cibernetiche appare fondamentale già oggi, e lo diverrà sempre più nell’immediato futuro – dice Àncora -. Come sindacato ci stiamo interrogando su quale possa essere il percorso che la PA e ogni realtà pubblica o privata debba intraprendere affinché il middle management e i professionisti della conoscenza possano portare il proprio contributo nell’ambito delle prossime sfide tecnologiche. La capacità di prevenzione, controllo continuo e intervento in difesa delle infrastrutture tecnologiche esige una formazione puntuale e di eccellente qualità. Soltanto così sicurezza tecnologica farà rima con fiducia nel digitale, e sul punto abbiamo raccolto la piena disponibilità del Cnel a procedere all’unisono in questa direzione”.