Al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, la delega alla cybersicurezza e alla sicurezza della Repubblica.
È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il dpcm con le deleghe a Mantovano a cui è stata affidata la responsabilità anche alla gestione amministrativa del Consiglio di Stato e dei Tribunali amministrativi regionali, della Corte dei conti, dell’Avvocatura dello Stato, nonché degli altri organi ed enti che fanno capo alla presidenza del Consiglio dei ministri; ad esercitare i compiti relativi alle autorità amministrative indipendenti. Mantovano inoltre presiede il Comitato di indirizzo strategico del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Al sottosegretario sono inoltre delegate le funzioni relative alla promozione e all’indirizzo delle politiche per prevenire, monitorare e contrastare il diffondersi delle tossicodipendenze e delle alcol-dipendenze correlate; sono inoltre delegate al sottosegretario le funzioni relative alla promozione e all’indirizzo delle politiche per prevenire, monitorare e contrastare il diffondersi di altri fenomeni di dipendenza tra giovani generazioni. Il decreto, inoltre, prevede che Mantovano rappresenti il Governo in tutti gli organismi internazionali e dell’Unione europea aventi competenza nella materia dell’antidroga, anche ai fini della formazione e dell’attuazione della normativa europea e internazionale e dell’implementazione di programmi e piani d’azione delle Nazioni Unite, del Consiglio d’Europa, dell’Unione europea, dell’Ocse e delle altre organizzazioni internazionali.
Chi è Alfredo Mantovano
Nato a Lecce il 14 gennaio 1958, dalla costituzione del Governo Meloni è sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al Consiglio dei ministri. È autorità delegata ai Servizi di informazione e sicurezza. Nella delega rientra anche il Dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio.
Da ottobre 2018 a ottobre 2022 è stato Consigliere alla Corte di Cassazione (2^ sezione penale). Da maggio 2013 a settembre 2018 è stato consigliere alla IV sezione penale della Corte di appello di Roma, dove si è occupato – fra l’altro – di misure di prevenzione e di diritto penale europeo e internazionale.
XVI Legislatura – Deputato dal 14 aprile 2008, eletto nella circoscrizione della Puglia. Sottosegretario dell’Interno dal 12 maggio 2008 al 12 novembre 2011, con delega alla pubblica sicurezza, alla presidenza della Commissione sui programmi di protezione per collaboratori e testimoni di giustizia, al Commissario antiracket e antiusura, al Commissario sulle vittime della mafia e al Commissario sulle persone scomparse. Ha seguito la preparazione e l’approvazione delle varie leggi che cadono sotto il nome di “pacchetto sicurezza”, contenenti nuove norme in tema di contrasto alle mafie, di prevenzione dell’immigrazione clandestina e di sicurezza urbana. Ha contribuito, sul lato politico, all’azione in aree a rischio nota come “modello Caserta”. Ha coordinato i lavori del Comitato per l’Islam italiano. Ha diretto, sul lato politico, interventi su territori complessi, come quello della città di Prato. Ha composto l’unità di crisi al momento dell’emergenza immigrazione, nella primavera 2011. Dalla cessazione dell’incarico di governo è entrato a far parte della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.
XV Legislatura – Senatore dal 9 aprile 2006 (eletto nella circoscrizione della Puglia), ha fatto parte della Commissione Affari costituzionali e del Comitato parlamentare di controllo sui Servizi di informazione e di sicurezza.
XIV Legislatura – Sottosegretario dell’Interno dal 12 giugno 2001 al 18 maggio 2006, con la medesima delega di cui sopra. Ha seguito la preparazione e l’approvazione delle leggi sull’immigrazione, sul contrasto al terrorismo, sulla violenza sportiva, sulle vittime del terrorismo, sulla droga, sull’ordinamento delle forze di polizia.
XIII Legislatura – Eletto alla Camera dei Deputati il 21 aprile 1996 nel collegio n. 8 della circoscrizione pugliese. Sono state approvate sue proposte di legge in materia di semplificazione dei “rientri” dai protesti, di magistrati nelle zone “a rischio”, di risarcimento dei danni in favore delle vittime della mafia, di protezione e la tutela dei “testimoni di giustizia”. E’ stato relatore della riforma dell’ art. 513 del codice di procedura penale, riguardante il contraddittorio nel processo, e della riforma del diritto societario. Ha contribuito all’approvazione della riforma del sistema di risarcimento per le vittime del racket e dell’usura, con una serie di emendamenti accolti. Come componente della Commissione antimafia, ha coordinato, dal 1997 al 1999, il 1° comitato, che si occupava delle misure di contrasto del racket, dell’usura, del riciclaggio, nonché delle connessioni tra criminalità organizzata e appalti. Con tale qualifica, ha fatto approvare dalla Commissione un documento sulla gestione dei testimoni di giustizia, e un altro sulle infiltrazioni di tipo mafioso nei Cantieri navali di Palermo. Dal giugno 2000 alla fine della Legislatura ha coordinato il Comitato sul contrabbando, e in tale veste su questo tema ha condotto una terza indagine, conclusa con una relazione approvata dalla Commissione.