Secondo Kasperksy, durante il lockdown i criminali informatici hanno sfruttato la crescente popolarità dei videogiochi per lanciare un numero sempre maggiore di cyberattacchi. Nel mese di aprile, Kaspersky ha bloccato il 54% in più di tentativi di reindirizzare gli utenti interessati al mondo gaming verso siti malevoli rispetto a quanto registrato nel mese di gennaio 2020. Sempre nel mese di aprile, il numero di tentativi di reindirizzare gli utenti verso pagine di phishing relative ad una delle piattaforme di gioco più popolari, poi sventati, è aumentato del 40% rispetto al mese di febbraio 2020.
“Molti di questi attacchi legati al mondo gaming – ha detto Maria Namestnikova, Security Expert di Kaspersky – non sono particolarmente sofisticati; il loro successo è legato al comportamento degli utenti. Gli ultimi mesi hanno dimostrato che gli appassionati di videogiochi sono spesso molto vulnerabili agli attacchi di phishing e tendono a cliccare su link malevoli quando si tratta di cercare versioni pirata di alcuni titoli o trucchi che li aiutino a vincere”.
L’aumento degli attacchi secondo Kaspersky è dovuto alla pandemia. In particolare, al lockdown e al fatto che sempre più persone si sono trovate a lavorare da casa spesso con i loro computer personali che non hanno tutte le forme di difesa che dovrebbero invece essere caratteristiche dei sistemi informatici aziendali.
“Adesso – ha detto ha detto Yury Namestnikov, un altro Security Expert di Kaspersky – che molti utenti usano gli stessi dispositivi sia per accedere alla loro rete aziendale sia per giocare online, la loro prudenza dovrebbe raddoppiare: le azioni rischiose, infatti, possono rendere vulnerabili non solo i dati o le finanze personali, ma anche le risorse aziendali. Quando si lavora da casa, se possibile, è meglio non usare il proprio personal computer per accedere alla rete aziendale”.
Dopo aver osservato questa tendenza, i ricercatori di Kaspersky hanno deciso di scoprire qualcosa in più sul panorama delle cyberminacce relative al mondo dei videogiochi durante il lockdown e hanno scoperto, senza particolare sorpresa, che i criminali informatici hanno aumentato sensibilmente i loro attacchi informatici.
Secondo i dati disponibili tramite il Kaspersky Security Network, c’è stato un aumento significativo del numero giornaliero di tentativi di indirizzare gli utenti verso siti malevoli che sfruttavano proprio il tema del gaming online: l’aumento è stato del 54% nel mese di aprile 2020 rispetto a quanto registrato nel mese di gennaio. Spesso gli utenti vengono attirati da promesse e offerte speciali, come versioni gratuite di giochi famosi, aggiornamenti, estensioni o trucchi per vincere. Dopo il click dell’utente su uno di questi link, si procede con il download di un’ampia varietà di programmi malevoli: si va dai malware che rubano le password ai ransomware, fino ai miner, software che, sfruttando la potenza di calcolo del computer della vittima, generano segretamente criptovaluta.
Il gioco più sfruttato dai cybercriminali è stato Minecraft, uno dei videogame più popolari mai realizzati. Il titolo è stato utilizzato in più di 130mila attacchi informatici. Tra gli altri giochi popolari maggiormente sfruttati dal cybercrime troviamo anche Counter-Strike: Global Offensive e The Witcher 3.
Inoltre, le statistiche dell’anti-phishing system di Kaspersky mostrano che il numero di reindirizzamenti, bloccati dalle soluzioni dell’azienda, verso pagine di phishing che contenevano la parola “Steam” (una piattaforma di vendita di videogiochi in formato digitale) è aumentato del 40% nel mese di aprile rispetto a quanto avvenuto a febbraio 2020.