Hacker coreani, attacchi dalla Russia, minacce dall’Europa dell’Est ma anche dagli Usa, da Pechino. Violazioni informatiche, password rubate. E una normativa europea che prevede forti sanzioni per chi non fa tutto quel che bisogna fare per difendere le proprie informazioni e quelle dei propri clienti e partner.
Alle imprese europee non rimane che una strada: spendere di più in security. L’8,8% in più rispetto al 2017, per la precisione, secondo i dati raccolti da Context, azienda di analisi di mercato del settore Ict.
La crescita della spesa è sia di prodotti software che hardware nel settore dell’enterprise security ed è stata rilevata presso i distributori Ict europei durante il 2018. La crescita nelle vendite dei prodotti di sicurezza comprende anche il segmento delle Pmi e altri prodotti.
Secondo l’analisi le aree dell’offerta di prodotti di sicurezza sono tre: protezione dei dati e data recovery, sicurezza sugli endpoint, sicurezza di rete per le grandi aziende (inclusi hardware).
La maggior parte della crescita anno su anno, pari al 51,3%, è relativa soprattutto alla protezione dei dati e data recovery. Ma l’impatto maggiore si è avuto nel settore della sicurezza degli endpoint, con una crescita del 12,6%. Qui rientrano anche le suite per la sicurezza che generano la maggior parte del fatturato: prodotti di Trend Micro, McAfee, Symantec e Check Point, oltre ad altri vendor specializzati in gestione dei sistemi di autenticazione, sicurezza internet e controllo.
Infine, il settore della sicurezza di rete per le grandi aziende, con soggetti come F5, Check Point, Blue Coat e Cisco, ha visto una crescita del 2,1% a livello europeo. C’è una crescita di prodotti sia software che appliance hardware sia come offerte standalone che con un lato cloud. Invece, in questo segmento si registra secondo la società di rilevamento un calo tendenziale da alcuni anni di prodotti come le appliance per firewall e gateway.
Secondo Mathias Knoefel, analista di Context, “il più grande fattore di crescita in questo settore per la sicurezza continua ad essere la Gdpr, che è entrata in vigore il 25 maggio dello scorso anno. Ma, assieme ad alcune violazioni di sicurezza di alto profilo e attacchi hacker a grandi aziende, è aumentata l’attenzione e la consapevolezza delle minacce che oggi sono di fronte a tutte le aziende, grandi e piccole, e ci sono stati dei picchi di crescita della spesa come conseguenza di alcuni attacchi particolarmente pubblicizzati dai media”.
Andando a vedere infine la crescita dei dati in questo settore Paese per Paese, l’Italia si piazza in quarta posizione (dopo Portogallo, Regno Unito e Repubblica Ceca), comunque al di sopra della media, con una crescita anno su anno della spesa del 10,37%.
Le percentuali di crescita complessiva della spesa di sicurezza anno su anno: Regno Unito 19,92%. Germania 7,59%, Italia 10,37% Francia 0,04%, Spagna 8,90%, Olanda 0,33%, Svizzera 18,27%, Belgio -7,20%, Portogallo 21,68%, Russia -7,34%, Polonia 0,76% Repubblica Ceca 13,81%.