La sicurezza dei cittadini? Non si fa con le armi, ma con le tecnologie: il Commissario Agcom Antonio Nicita, interviene sul tema della legittima difesa a seguito dell’approvazione della Riforma da parte della Camera. E va giù duro: “Chi davvero vuole puntare sul migliorare la sicurezza dei cittadini senza allarmismi e senza trasformare ciascun cittadino nel giustiziere della notte, tenendo in casa armi, dovrebbe favorire e sostenere politiche per l’accelerazione dell’uso del 5G e dell’internet delle cose per la sicurezza delle abitazioni”, dice a Corcom.
Commissario Nicita, perché ha deciso di accendere i riflettori sulla questione?
Secondo un rapporto Censis, nel 2017 è stato registrato un aumento delle richieste per porto d’armi, attestando nel paese 1.398.920 licenze, il 13,8 % in più rispetto al 2016 e il 20,5% rispetto al 2014. E non abbiamo ancora i dati del 2018. Nonostante calino gli illeciti denunciati aumenta la richiesta di armi per la difesa personale. Un dato destinato a crescere, anche con il messaggio sbagliato che si debba pensare da sé alla sicurezza personale e dei propri cari.
A quali tecnologie si riferisce in particolare?
I nuovi sistemi intelligenti sono assai più efficaci, più sicuri e non generano pericoli di vita per sé stessi e per gli altri. Una delle applicazioni più diffuse del 5G riguarda l’uso di sensori e sistemi intelligenti per la sicurezza delle nostre abitazioni, la connessione con agenti di sicurezza, sistemi di video sorveglianza. E sono molte le applicazioni che sono state presentate ad esempio in occasione del Mobile World Congress di Barcellona, a dimostrazione di quanto il mercato stia puntando su queste tecnologie.
Ma quanto ne sanno i cittadini?
Occorre puntare all’intelligenza artificiale attraverso politiche di sostegno della domanda che possano poi anche avere effetti positivi sull’automazione delle nostre abitazioni anche per finalità d sicurezza personale. Insomma facciamo crescere assieme la nostra intelligenza e quelle delle macchine