Un gruppo di hacker russi noti come Turla (e gli alias Waterbug, Krypton o Venomous Bear) è stato identificato come presunto responsabile di una serie di tentativi di infiltrazione nei sistemi informatici e nei server del governo maltese cominciati a maggio e finora non andati a buon fine. Lo scrive il Times of Malta. Fonti del governo maltese confermano all’Ansa che i servizi di intelligence del paese sono al lavoro sull’ipotesi.
Stando al quotidiano, gli attacchi sono stati intercettati dalla Mita (l’agenzia del governo maltese per l’Information Technology) e sono stati bloccati. Le stesse fonti hanno specificato che i servizi maltesi hanno avuto il supporto di specialisti della Microsoft.
A febbraio scorso un gruppo di hacker sospettati di agire per conto della Corea del Nord è riuscito a rubare 13 milioni di euro, dei quali però sono stati già recuperati oltre 10 milioni.
Non è la prima volta che un gruppo di hacker russi cerca di entrare nei sistemi governativi maltesi. Nel 2017 il gruppo noto come Fancy Bear cercò di bloccare i sistemi dell’isola all’inizio della sua presidenze europea di turno.