CYBERSECURITY

Qr code, scatta l’allarme sicurezza: le imprese rischiano grosso

Secondo MobileIron cresce il numero di utenti che scarica i codici con i device usati per lavoro. Il 71% non è in grado di distinguere gli url “malevoli” e mette a rischio il perimetro aziendale

Pubblicato il 22 Set 2020

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Una ricerca di MobileIron, azienda di security nel settore mobile, rivela che i codici Qr possono essere rischiosi per la sicurezza delle imprese e degli utenti finali. La maggioranza degli intervistati infatti scansiona i codici Qr nonostante i rischi per la sicurezza.

La ricerca sul sentiment dei consumatori spiega che i codici Qr stanno aumentando di popolarità e utilizzo. Il 64% degli intervistati infatti ha dichiarato che i codici Qr rendono la vita più facile ma, la maggior parte di loro, non possiede apparecchi protetti dalle minacce. Il 51% addirittura dichiara di non avere (o di non sapere se è installato) un software di sicurezza sui propri dispositivi.

Durante la pandemia i dispositivi mobile sono diventati ancora più importanti e radicati nella vita di tutti, quasi la metà (47%) degli intervistati ha dichiarato un incremento dell’uso dei codici Qr.

Secondo la ricerca l’84% delle persone ha già scansionato un codice Qr in passato, il 32% nell’ultima settimana e il 26% nell’ultimo mese. Negli ultimi sei mesi, il 38% degli intervistati ha eseguito la scansione di un codice Qr in un ristorante, bar o caffè. Il 53% degli intervistati vorrebbe che i codici Qr siano utilizzati in modo più ampio in futuro. Il 43% degli intervistati prevede di utilizzare un codice Qr come metodo di pagamento nel prossimo futuro. Se fosse possibile, il 40% degli intervistati vorrebbe votare utilizzando un codice Qr ricevuto per posta.

“Gli hacker – ha detto Alex Mosher di MobileIron – attualmente lanciano attacchi utilizzando e-mail, messaggi di testo e sms, messaggi istantanei, social media e altre modalità di comunicazione. Purtroppo credo che presto assisteremo anche a un violento attacco tramite i codici Qr”.

Attualmente i dipendenti utilizzano maggiormente gli smartphone e tablet (in molti casi i propri, che non sono sicuri) per connettersi con gli altri, interagire con una varietà di applicazioni e servizi in cloud e rimanere produttivi mentre lavorano in luoghi diversi dall’azienda. Gli utenti stanno infatti utilizzando i loro dispositivi mobili anche per scansionare i codici Qr al di fuori del lavoro, mettendo a rischio se stessi e le risorse aziendali.

Secondo MobileIron quasi tre quarti (71%) degli intervistati non è in grado di distinguere tra un Qr code legittimo e uno malevolo, mentre il 67% degli intervistati è in grado di distinguere tra un Url legittimo e uno malevolo. Mentre la maggior parte degli intervistati (67%) è consapevole del fatto che i codici Qr possono aprire un Url, è meno consapevole delle altre azioni che i codici Qr possono attivare. Il 35% degli intervistati non è sicuro che gli hacker possano prendere di mira le vittime utilizzando un codice Qr. Lo studio ha coinvolto oltre 2.100 professionisti negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

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