Pessime notizie per l’Italia che si conferma ai vertici delle classifiche europea e mondiale dei Paesi più attaccati dai cybercriminali. Stando a quanto emerge dalle rilevazioni elaborate da Trend Micro nel primo semestre 2022, l’Italia è in vetta per numero di attacchi ransomware, settima al mondo, e guida anche la classifica degli attacchi macro-malware, addirittura salendo al terzo posto al mondo in questa categoria.
“A livello globale, nella prima metà del 2022, è aumentato il rilevamento di attacchi ransomware-as-a-service – spiega Trend Micro in una nota -. I principali ransomware come LockBit e Conti hanno fatto registrare un aumento del 500% su base annua e quasi raddoppiato il numero di rilevamenti in sei mesi. Il modello ransomware-as-a-service ha generato profitti significativi per gli sviluppatori e nuovi gruppi emergono continuamente”.
I numeri dell’Italia in dettaglio
- Ransomware: l’Italia è il primo Paese in Europa ad aver subito più attacchi e il settimo al mondo. La top ten dei Paesi in ordine di attacco, per percentuale di ransomware intercettati è così composta: Stati Uniti (19,69%), Giappone (10,18%), Turchia (7,97%), India (5,11%), Taiwan (4,29%), Messico (4%), Italia (3,56%), Olanda (3,26%), Francia (3,08%), Germania (2,96%).
- Macro-Malware: l’Italia è il primo Paese europeo e terzo al mondo maggiormente colpito. Nella top five Giappone (134.703), Stati Uniti (16.460), Italia (8.475), India (8.394), Germania (6.856).
- Malware: il numero totale di malware intercettati in Italia nella prima metà del 2022 è di 82.714.876. Nella prima metà del 2021 erano stati 28.208.577. L’Italia è il sesto Paese più colpito al mondo e il secondo in Europa, preceduto dal Regno Unito.
- E-mail e altro: le minacce arrivate via e-mail sono state 130.879.798, i siti maligni visitati sono stati 7.925.836. Il numero di app maligne scaricate nella prima metà del 2022 è di 34.628.
Le novità del Decreto Aiuti Bis
Un emendamento al decreto Aiuti bis, approvato in commissione al Senato, prevede l’obbligo di notifica di tutti gli eventi ai danni dei soggetti facenti parte del già esistente Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, anche se non riguardano direttamente beni specificamente inseriti nello stesso Perimetro. L’obiettivo è avere un quadro “puntuale e aggiornato” su tutti gli eventi in corso nello stesso momento.