Con l’entrata a regime del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (Gdpr) e l’avvio di altre iniziative legislative simili a livello continentale, anche il nostro Paese sta finalmente prendendo sul serio il tema della sicurezza informatica.
La declinazione pratica delle previsioni legislative europee, però, richiede qualcosa di diverso e più complesso rispetto all’implementazione degli ordinari strumenti antivirus e protezioni delle reti. È questo lo spunto che hanno colto dalle parti di Sababa Security, l’azienda con sede a Milano che ieri ha annunciato il lancio ufficiale e, contemporaneamente, un accordo di distribuzione con Questar.
L’azienda, fondata dall’esperto di sicurezza Alessio Aceti e dal ceo di Hwg Enrico Orlandi, si propone come interprete della nuova prospettiva con cui viene trattato il tema cyber-security, adottando la logica della “security as a service” per offrire le sue soluzioni al mercato italiano.
“Nel panorama attuale, garantire la protezione delle infrastrutture informatiche richiede l’adozione di strumenti e processi evoluti” spiega Alessio Aceti, ceo di Sababa Security. “Accanto ai tradizionali strumenti antivirus, oggi è necessario mettere in campo attività come l’intelligence e funzionalità rivolte a logiche di detect and response che richiedono l’impiego di software e risorse umane dedicate”.
Tradotto in termini pratici, stiamo parlando di un’attività di Soc (Security Operation Center) che richiede l’impiego di un team di analisti dedicati. Qualcosa che la maggior parte delle piccole e medie imprese italiane non può certo immaginare di introdurre autonomamente, soprattutto perché richiede un investimento non indifferente.
Sababa 360, l’offerta principale di Sababa Security, si propone come una soluzione che consente a tutti di avere a disposizione un servizio gestito che sfrutta tecnologie cloud e consente di avere a disposizione un team di analisti dedicati in grado di offrire un livello di protezione evoluto in outsourcing.
L’idea, sottolineata più volte dal ceo di Sababa, è di rendere tutto più semplice e “positivo”, adottando però processi rigorosi che partono dall’assessment delle strutture di sicurezza (anche attraverso l’utilizzo di penetration test) per individuare le esigenze specifiche dell’azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni.
L’ottica di offrire prodotti rivolti specificatamente al mercato italiano (anche se le attività di Sababa superano già i confini nazionali) riverbera anche nel modello di business. La giovane società di sicurezza si rivolge infatti al canale, attraverso il “normale” sistema di distribuzione e i partner.
Sotto questo profilo, l’annuncio della collaborazione con Questar, distributore attivo dal 1993 nel nostro paese, rappresenta una scelta chiara per quanto riguarda le dinamiche di mercato a cui si affida Sababa Security.
“La media impresa nel nostro paese preferisce rivolgersi a un unico interlocutore per i servizi di sicurezza” sottolinea Alessio Aceti. “Lavorare con i partner ci permette di interfacciarci con i clienti attraverso una mediazione che rappresenta un valore aggiunto”.
“Il canale distributivo si colloca in una posizione in cui non si limita a vendere soluzioni di sicurezza” conferma Giancarlo Mariani, ceo di Questar. “I rivenditori si trovano quindi in una situazione in cui devono eseguire una formazione continua e intervenire quando necessario, per garantire quelli che ormai sono dei veri e propri servizi”.
L’accordo con Sababa, spiega Mariani, permette di mettere in campo un’evoluzione dei servizi erogati proprio in quest’ottica.